Attualità

L’Armoriale, il nuovo objet d’art di Parmigiani Fleurier

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Per descrivere L’Armoriale non si può che pensare a una sintesi di meccanica, arte e storia. Lo straordinario pezzo unico è stato presentato da Parmigiani Fleurier in occasione del compleanno di Michel Parmigiani. Dietro il nome evocativo di un tempo antico, L’Armoriale nasce, meccanicamente parlando, dall’intervento del Maestro – valente restauratore oltre che esperto orologiaio – su un movimento da tasca di fine ‘800, di alta qualità. Il pezzo, firmato A. Golay Leresche & Fils à Genève, vide la luce come ripetizione minuti e cronografo con il numero di serie 19052, corrispondente all’anno di produzione 1890.

Da una base di gran classe…

Il movimento poi rielaborato da Michel Parmigiani per realizzare L’Armoriale porta dunque la firma di uno dei marchi più prestigiosi dell’orologeria svizzera della seconda metà del XIX secolo. Fondata nel 1837 dall’orologiaio Auguste Golay-Leresche, con sede al 31 di Quai des Bergues a Ginevra, la Maison si distinse ben presto per la produzione di orologi complicati e di grande qualità. La Golay-Leresche fu insignita di molteplici medaglie, attestati e benemerenze per i risultati ottenuti. Ed era considerata, in patria e all’estero, nel novero dei più fini produttori di orologeria dell’epoca.

Vantava clientela altolocata. A titolo di esempio, vale la pena citare un ripetitore a minuti in oro, con calendario perpetuo, fasi della Luna, ora di levata e di tramonto del Sole ed equazione del tempo, realizzato per il Maharaja di Patiala, nel 1910. All’epoca però la ragione sociale era già mutata in Golay Fils et Stahl, conservata fino ai nostri giorni dall’azienda – sebbene ormai sia dedita esclusivamente alla gioielleria, ai diamanti e alle pietre preziose.

…a una Grande Complicazione

L’ingegno di Michel Parmigiani ha appunto impreziosito il movimento, arricchendolo di un quantième perpétuel di sua creazione, progettato nel 1985, con fasi lunari.

Ricordo ai più inesperti tra i nostri lettori che la denominazione di quantième perpétuel, ovvero di calendario perpetuo, indica una soluzione meccanica in grado di mostrare la data, il mese, la posizione dell’anno corrente all’interno del ciclo quadriennale. Capace, in più, di tener conto automaticamente della diversa durata dei mesi – compreso il 29 febbraio, per gli anni bisestili – senza richiedere l’intervento umano per il riallineamento a fine mese. Si tratta, come è facile intuire, di un vero capolavoro di meccanica.

Entrato quindi a buon diritto nel novero delle Grand Complication, il movimento de L’Armoriale è presentato in una preziosa cassa in oro bianco e smalti policromi, con una raffinata e originale lavorazione della carrure e un quadrante anch’esso in oro bianco inciso a mano. Si tratta, come dicevo, di un pezzo unico, celebrativo della vita e del mestiere di Michel Parmigiani. Che a dir il vero non è nuovo a questo genere di rielaborazioni dell’antico: basti pensare a La Rose Carrée per avere un immediato precedente.

L’Armoriale e i suoi significati

Del resto, tutto in questo pezzo, è evocativo. Guido Terreni, Ceo di Parmigiani Fleurier, ama sottolineare la molteplicità dei significati de L’Armoriale, vero scrigno di riferimenti.

Da un lato, c’è il rimando storico e culturale allo stesso Michel Parmigiani: al suo lavoro da restauratore, di cui questa creazione è testimonianza emblematica, e alle sue radici italianissime, che proprio dalle bellezze delle nostre città d’arte suggono ispirazione per le sue squisite creazioni.
D’altro lato, nelle scelte stilistiche, c’è la rievocazione di un certo gusto rinascimentale. Il che è evidente in particolare nello smalto del fondello, che trae ispirazione dal pavimento della Sala dei Giganti di Palazzo Te, a Mantova (la città d’origine della famiglia Parmigiani).

Sapienti cromie e un’esecuzione ineccepibile, frutto della mano degli artisti/artigiani della Casa, creano un connubio perfetto con la ricca lavorazione della carrure e sposano l’architettura del quadrante. Opulento e affascinante, il risultato non può certo passare inosservato.
Dal punto di vista meccanico, la ripetizione a minuti a chiamata, unita al cronografo e al calendario perpetuo con indicatore di fase lunare, mostra un’impeccabile classe esecutiva, come d’altronde Michel Parmigiani ha sempre proposto nelle sue opere.

Moderno gioiello dal sapore rinascimentale, L’Armoriale è naturalmente opera di più specialisti che lavorano nell’atelier della Casa, non a caso definiti “Mani d’oro”. Mi sembra doveroso ricordarli singolarmente, dato il risultato raggiunto grazie alla loro alta professionalità.

Gli artisti dell’habillage

La realizzazione dello smalto policromo, in cloisonné a gran fuoco, è opera di Vanessa Lecci. I colori riprendono quelli dello stemma dei Gonzaga, signori di Mantova. Dal giallo a un caldo tono bruno, attraverso un sapiente gioco di sfumature, l’Armoriale è un richiamo a quei fasti di gusto e armonia di cui il celebre palazzo mantovano è un fulgido esempio.

Nel segno della continuità e della tradizione dell’inconfondibile gusto di Parmigiani Fleurier, il maestro incisore Eddy Jaquet ha impreziosito la cassa con effetti di rilievo e giochi di luce. Decori tipici della Maison, palmette cesellate, scanalature levigate e decori ispirati a un altro modello da tasca con automi (dal tema biblico: Mosé che colpisce la roccia), si fondono a comporre un insieme prezioso di squisita fattura. Sempre al savoir-faire di Eddy Jaquet si deve il quadrante, che rievoca un gusto fiorentino dall’effetto sontuoso.

Da una tale attenzione per i dettagli non poteva certo essere esclusa la catena in oro bianco, raffinatissima e appositamente studiata per essere il perfetto complemento a L’Armoriale. Laurent Jolliet, uno degli ultimi depositari della secolare arte di produzione delle catene per orologi, si è ispirato alla decorazione della carrure, ma l’ha interpretata in chiave leggiadra, fino a ottenere un effetto di fluidità in ogni posizione delle maglie. Nessun miglior complemento per il taschino o il gilet del fortunato proprietario.

Se anche questa volta Parmigiani Fleurier non cessa di stupirci, nel contempo rassicura il mondo del collezionismo: l’Arte orologiaia, con la A maiuscola, esiste ancora. Per la gioia dei veri estimatori.