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Il Calendario Annuale in 6 esemplari. Più uno

“Anno bisesto, anno funesto”, recita un vecchio detto popolare. E il 2024 è proprio un anno bisestile, cioè ha febbraio composto da 29 giorni, anziché 28 come di consueto. Ed è proprio perché ci stiamo avvicinando alla fine del mese più corto che abbiamo deciso di dedicare la seguente Vetrina al Calendario Annuale. Il complicato che ogni anno, in questo periodo, catalizza le attenzioni di chi ha la fortuna di possederlo, in quanto richiede l’aggiornamento del datario. Unico intervento di regolazione manuale in 365 giorni, semplice ma necessario.

Non ce l’aspettavamo: ma la nostra ricerca di quanto offre il mercato, ahinoi, è stata più ardua del previsto. I marchi che realizzano il Calendario Annuale si contano sulle dita di una mano. Un vero peccato, secondo noi. Oltre a raccontarvi cosa potreste comprarvi, allora, questa pagina vuole essere un invito rivolto alle case di orologeria di riconsiderare la produzione del calendario annuale. Una complicazione tecnicamente interessante, per i puristi della meccanica. E, per tutti, più pratica di un calendario completo e meno costosa di un calendario perpetuo – che invece ai nostri giorni sono molto diffusi nei cataloghi delle marche.

Cos’è il calendario annuale

Il Calendario annuale è stato presentato nel 1996 come brevetto esclusivo di Patek Philippe. Ed è uno strumento in grado di indicare il giorno della settimana, il mese e la data, e di riconoscere automaticamente le lunghezze variabili dei mesi di 30 e 31 giorni. In un orologio con calendario annuale – a patto che rimanga sempre in funzione, s’intende – la data richiede una correzione manuale una sola volta all’anno, al passaggio dalla fine di febbraio al 1° marzo. Negli anni non bisestili la si deve far avanzare di 3 giorni, di 2 in quelli bisestili.

Come dichiara la stessa Manifattura ginevrina: “Questo sistema ingegnoso cela una tecnica estremamente sofisticata. Anziché affidarsi ai sistemi a bascula utilizzati nei calendari perpetui, gli ingegneri di Patek Philippe hanno interamente ripensato l’architettura del movimento, che funziona principalmente mediante ruote e pignoni. Risultato: il calibro 324 S QA LU 24H è la somma di 347 componenti, mentre sono circa 280 quelli che compongono un calendario perpetuo tradizionale con fasi lunari”.

Qualche considerazione

La paternità della complicazione spiega anche perché, fra tutte le marche che abbiamo passato in rassegna per comporre la nostra rubrica, Patek Philippe sia l’unica a offrire un’ampia scelta di modelli con Calendario Annuale, rinnovata di continuo con un periodico turn-over e sempre nuovi lanci. La Maison oggi ha infatti in produzione ben 17 referenze a tema, compresi gli ultimi esemplari lanciati lo scorso anno: la nuova versione del Calendario Annuale Ref. 5905R e l’inedito Aquanaut 5261R. Fra i tanti, abbiamo scelto il Nautilus 5726A per una questione di prezzo, consapevoli che si tratta di un investimento notevole.

Del resto abbiamo usato lo stesso criterio – che potremmo definire best prize – anche nella selezione degli orologi elencati qui sotto. Vi rimandiamo ai relativi siti ufficiali per prendere visione delle alternative esistenti. Abbiamo escluso ovviamente quei modelli prodotti in passato, soprattutto all’inizio del nuovo Millennio, ma non più in collezione. Certo, alcuni erano notevoli e potreste ritrovarli sul mercato dell’usato – pardon, del secondo polso, come si dice oggi. Ma noi preferiamo riferirci sempre al “primo polso”, per deformazione professionale…

Dalla nostra scelta abbiamo scartato anche gli esemplari pluricomplicati, per i quali il calendario annuale è solo una funzione aggiuntiva ad altre principali. Che comunque, di per sé, non sono numerosi: tipo il Torpilleur Annual Chronograph di Ulysse Nardin, lo Sky-Dweller di Rolex o l’Heritage Bicompax Annual di Carl Bucherer, per fare qualche nome. Abbiamo privilegiato cioè modelli con calendario annuale puro e semplice, senza ulteriori complicazioni se non le fasi lunari naturalmente collegate. Si tratta perlopiù di pezzi alto di gamma, rivolti a un’élite ristretta, ma siamo comunque riusciti a individuarne anche un paio dai prezzi più accessibili. Eccoli, dunque, in ordine di prezzo.

6 (+1) modelli di calendario annuale

LAURENT FERRIER Ecole Annual Calendar Slate Grey Cassa (40 mm) in acciaio. Movimento meccanico a carica manuale, calibro LF126.01 di manifattura, con 80 ore di autonomia, indicazione della giorno della settimana e della data a finestrella, del datario con lancetta centrale, piccoli secondi. Quadrante spazzolato, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle di alligatore. 52.500 franchi svizzeri + tasse.

PATEK PHILIPPE Nautilus 5726A Calendario Annuale Fasi di Luna Cassa (40,5 mm) in acciaio, impermeabile fino a 12 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro 324 S QA LU 24H/303 di manifattura, con rotore in oro, indicazione della data, del giorno della settimana e del mese a finestrella, delle fasi di Luna coassiale alle 24 ore. Quadrante in dégradé con righe orizzontali a rilievo, lancette e indici applicati in oro, luminescenti, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle di alligatore. 51.440 euro.

PARMIGIANI FLEURIER Tonda PF Calendario Annuale Cassa (42 mm) in acciaio, impermeabile fino a 10 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro PF339 di manifattura, con 50 ore di autonomia, indicazione del giorno della settimana e del mese a lancetta, indicazione retrograda del datario, doppie fasi di Luna. Quadrante guilloché grain d’orge, lancette scheletrate e indici applicati, lunetta zigrinata in platino, vetro zaffiro (anche sul fondello), bracciale in acciaio. 40mila euro.

GLASHÜTTE ORIGINAL PanoMatic Calendar
Cassa (42 mm) in oro rosso. Movimento meccanico a carica automatica, calibro 92-09 di manifattura, con spirale in silicio, 100 ore di autonomia, indicazione retrograda del mese, grande datario, fasi ed età della Luna, piccoli secondi. Quadrante opalino argenté con contatori azuré, lancette e indici applicati luminescenti, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle scamosciata di alligatore della Louisiana. 31mila euro (con fibbia ad ardiglione).

BLANCPAIN Fifty Fathoms Bathyscaphe Quantième Annuel Cassa (43 mm) in acciaio, impermeabile fino a 30 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro 6054.P di manifattura, con spirale in silicio, 3 giorni di autonomia, indicazione del giorno della settimana, della data e del mese a finestrella. Quadrante soleil, lancette e indici applicati luminescenti, ghiera girevole unidirezionale con inserto in vetro zaffiro, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in tela vela. 28.650 euro.

OMEGA Constellation Globemaster
Cassa (41 mm) in acciaio, impermeabile fino a 10 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro Co-Axial Master Chronometer Annual Calendar 8922 di manifattura, con spirale in silicio, 55 ore di autonomia, indicazione del mese a lancetta, datario a finestrella; certificato Master Chronometer. Quadrante “Pie Pan”, lancette e indici applicati luminescenti, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle di alligatore. 10.300 euro.

LONGINES Master Collection
Cassa (42 mm) in acciaio. Movimento meccanico a carica automatica, calibro L897 realizzato in esclusiva da Eta, con 3 giorni di autonomia, indicazione dei mesi e della data a finestrella, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle di alligatore. 2.850 euro.