Attualità

Extra-fort Vitré, l’aggiornamento di un classico di Eberhard & Co.

{"autoplay":"false","autoplay_speed":"3000","speed":"300","arrows":"true","dots":"true","loop":"true","nav_slide_column":5}
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image

Nata nel secolo scorso, per la precisione negli anni ’40, come simbolo della nuova era seguente al Secondo conflitto mondiale, la collezione Extra-Fort di Eberhard & Co. è passata indenne attraverso il nuovo Millennio e continua a crescere. Nessun timore legato al passare del tempo che, direte voi, è cosa piuttosto normale per una collezione composta da cronografi. Ma, considerando quanto il mondo è cambiato, quanto i gusti sono cambiati, il fatto che i successi di Extra Fort continuino ad arrivare, è sintomatico di un progetto rivoluzionario in origine e con basi estetiche e tecnologiche di assoluto rilievo. Di recente la Maison de l’Aigle ha presentato tre nuove referenze nella versione Extra-Fort Vitré, ossia con fondello in vetro zaffiro e movimento a vista.

ll quadrante dell’Extra-Fort Vitré

I tratti e le geometrie non cambiano, e rimangono inalterate anche le equilibrate proporzioni che rendono Extra-Fort a tutti gli effetti una creazione adatta a ogni polso. La cassa è in acciaio, rotonda con diametro da 39 millimetri. E si porta in dote i caratteristici pulsanti cronografici di forma rettangolare, che affiancano la corona di generose dimensioni.

Ciò che cambia in queste tre nuove versioni di Extra-Fort Vitré è il quadrante. In primis per le colorazioni moderne e accattivanti, ma anche per una serie cospicua di dettagli che contribuiscono ad aumentare l’appeal. Percorriamolo dunque interamente, in una sorta di viaggio dalla periferia verso il centro. E notiamo innanzitutto l’immancabile scala tachimetrica racchiusa da una lunetta lavorata a specchio. Proseguendo, troviamo il primo evidente cambiamento: la scelta dei numeri romani per gli indici (applicati).

Mentre nelle esistenti referenze l’unica cifra era il 12 in numeri arabi, qui si è creata una piacevole simmetria, con le cifre inserite alle ore 2, alle 4 (con l’originale forma additiva IIII e non quella sottrattiva IV introdotta solo nel Medioevo), alle ore 8 e alle 10. Non cambia invece la posizione della data, la cui indicazione è fornita attraverso una finestra di forma rettangolare posta alle ore 6. Anche il contatore dei 30 minuti e l’indicatore dei secondi continui rimangono immobili nelle loro abituali posizioni, ad affiancare il fulcro delle lancette Dauphine e della lancetta dei secondi cronografici.

Le finiture accurate

In questo spostare la vista sul quadrante, si apprezzano particolarmente le lavorazioni. Le quali da un lato consentono a ogni sezione di ritagliarsi il proprio spazio ben definito – e dall’altro, grazie all’alternanza di geometrie, regalano una piacevole sensazione di tridimensionalità. La scala tachimetrica e la parte centrale del quadrante hanno decorazione frappé a linee verticali, mentre la fascia delle ore e i due contatori hanno finitura azurée con linee circolari.

A fornire ulteriore risalto alle lavorazioni contribuiscono le tonalità scelte a La Chaux-de-Fonds per i nuovi quadranti, che offrono una certa varietà di scelta e strizzano l’occhio a un vasto pubblico. C’è una versione completamente argenté, più sobria e a suo modo classica. Poi la cosiddetta versione panda con base argenté e contatori neri, altrettanto classica ma che richiama un gusto neo-rétro oggi di grande tendenza. Per finire con un’accattivante e inedita colorazione, in cui i contatori argenté sono associati a un azzurro deciso. Ulteriore tocco che rende questa referenza davvero particolare è il cinturino proposto in alligatore bianco, mentre alle altre due è stato abbinato il tradizionale nero.

Un movimento celebre

A far battere il cuore di Extra-Fort Vitrée ci pensa il movimento meccanico a carica automatica, di derivazione Eta 7750. Si tratta forse del più famoso calibro cronografico sulla faccia del pianeta, ma del quale forse non tutti conoscono la storia. A partire dal produttore: Valjoux, una fabbrica di movimenti fondata nel 1901 nella Vallée de Joux, appunto. Dopo vari passaggi di proprietà confluita in Eta, che ai nostri giorni fa parte della galassia Swatch Group.

Il 7750 nacque esattamente 50 anni fa per mano del progettista Edmund Capt, ma entrò in regolare produzione solo a metà degli anni ’80, con il rilancio dell’orologeria meccanica dopo la crisi del quarzo. Nel tempo conobbe opportuni aggiornamenti: per esempio nella frequenza, che dagli originari 3,5 Hz (21.600 a/h) è poi passato ai 4 Hz (28.800 a/h), o nel numero dei rubini, accresciuti da 17 a 25. Ma ha sempre conservato la caratteristica costruzione “a navette”, o a camme che dir si voglia, per lo smistamento della cronografia. Grazie alla comprovata robustezza e affidabilità, è diventato uno dei più diffusi nell’orologeria elvetica.

Nell’Extra-Fort Vitrée di ultima generazione, Eberhard & Co. ne fornisce una versione personalizzata, che si può apprezzare attraverso il vetro zaffiro del fondello. In primo piano la massa oscillante, con la denominazione del modello e l’inconfondibile “E” in colorazione blu sulla coiffe che protegge il cuscinetto. A caratterizzare l’intero movimento è la finitura perlage, utilizzata sia per la suddetta massa oscillante, sia per i ponti e la platina. Senza dimenticare le viti, anch’esse blu. Un chiaro riferimento al colore ufficiale del Marchio, ma non solo. Anche un indice della cura delle finiture di tutti i componenti – non a caso il movimento è definito soigné. Blu quindi come segno distintivo dei calibri meccanici di qualità, rimando alla grande orologeria di tradizione.

Conclusioni e prezzi dell’Extra-fort Vitré

Per quanto riguarda la disponibilità, i diversi modelli di Extra-Fort Vitré sono già in vendita presso i rivenditori autorizzati di Eberhard & Co. Il prezzo al pubblico di 4.150 euro appare del tutto in linea con le altre produzioni della Casa. Ma a questo punto credo piuttosto sia opportuno soffermarsi su un’ultima considerazione.

Extra-Fort Vitré si porta nel Dna il legame di Eberhard & Co. con lo sport. La sezione cronografica e la scala tachimetrica ci portano in particolare alle discipline motoristiche e dai dettagli traspare in generale una connotazione tipicamente sportiva. Ciò non significa però trascurare l’eleganza: che, soprattutto nei nuovi colori proposti, è ancora più evidente che in passato. E rende queste referenze davvero versatili, adatte a ogni occasione.