Quanti di voi sanno che i giapponesi sono stati sulla Luna? E quanti di voi sanno che, con loro, c’è stato anche Citizen? Immagino che non saranno molte le mani alzate, eppure sì: Citizen ha fatto anche questo e, per ricordarlo, ha creato la collezione Citizen Attesa Hakuto-R. Ne ha accennato rapidamente Elda in questo articolo, dandovi appuntamento a questa settimana per parlare del nuovo orologio. Eccolo qui.
Citizen nello spazio
Intanto, giusto per sgombrare il campo da equivoci, i giapponesi sono stati sulla Luna senza però metterci piede. Lo hanno fatto attraverso il programma di esplorazione lunare di ispace, società creata nel 2010, del cui programma Citizen è diventato sponsor ufficiale nel 2019. Nel dicembre 2022 è partita la Missione 1, parte del programma Hakuto-R, il primo lander commerciale destinato a sbarcare sulla Luna.
Per quella missione, Citizen ha fornito il proprio SuperTitanium come componente dei supporti di atterraggio del modulo lunare e lo farà anche per la prossima missione. Il lander per la Missione 2 è infatti in fase di assemblaggio e il lancio è attualmente previsto per il prossimo inverno. Il fatto che Citizen sia così all’avanguardia in termini di materiali e tecnologia non deve stupire. Noi lo conosciamo come marchio orologiero, ma in realtà è un colosso industriale che produce anche macchinari per l’orologeria, stampanti, ha operato nell’elettronica di consumo. Insomma, andare sulla Luna non è il minimo, ma quasi.
Attesa Hakuto-R e le fasi lunari
Detto questo, il nuovo Citizen Attesa Hakuto-R è strettissimo parente dell’Attesa Layers of Time di cui ha scritto Elda la scorsa settimana nel suo articolo, che ho linkato sopra. Proprio per questo motivo vi rimando a quel pezzo per ciò che riguarda le caratteristiche del quadrante dell’orologio e del suo inchiostro particolare, della tecnologia Duratect applicata al titanio, del movimento Eco-Drive e del SuperTitanium stesso, “firma” di Citizen. Ciò che distingue il Citizen Attesa Hakuto-R dal Citizen Attesa Layers of Time sta nell’ispirazione “lunare” che lo ha generato.
Un’ispirazione che non sta solo nel particolare motivo del quadrante, ma soprattutto nella grande finestra delle fasi lunari posta a ore 6. Una complicazione tanto cara all’orologeria tradizionale, che nel caso del Citizen Attesa Hakuto-R conta su una tecnologia all’avanguardia sviluppata dal marchio e chiamata “Programma Luna”.
Si tratta di una funzione di fase lunare analogica completamente automatica che la calcola per ogni giorno in base alle informazioni sulla data del calendario perpetuo dell’orologio, elaborando i segnali ricevuti da trasmettitori radio. La fase corrente è così visualizzata automaticamente sul relativo contatore del quadrante.
Un’elaborazione possibile grazie al fatto che il Citizen Attesa Hakuto-R è un orologio radiocontrollato, che riceve segnali dai trasmettitori radio per correggere automaticamente l’ora e il calendario. Tramite la sincronizzazione via satellite, cattura i segnali di data e orario inviati dai satelliti Gps dallo spazio, fornendo una rilevazione del tempo molto precisa in qualsiasi punto della Terra si trovi chi indossa l’orologio. A ciò si associa la funzione Direct Flight, che consente una facile regolazione dell’ora e della data nei 24 fusi orari grazie alla rotazione della corona.
Due referenze per Attesa Hakuto-R
Per quanto riguarda la cassa (41,5 mm di diametro per 10,8 mm di spessore) e il bracciale, abbiamo a che fare con il SuperTitanium di cui sopra, anallergico e leggerissimo. La cassa è disponibile con due finiture, entrambe con lavorazione Duratect Dlc: o completamente scura, oppure con la tonalità che Citizen chiama Sakura Pink e che è sostanzialmente un color oro rosa. Il contrasto con lo scuro di bracciale, lunetta e quadrante è a mio avviso molto elegante.
Entrambe le versioni sono in edizione limitata: 2.400 pezzi/mondo per quella tutta scura – di cui 150 destinati al mercato italiano – e 2.100 per la Sakura Pink, 30 dei quali per il nostro Paese. A dispetto di quanto si possa pensare, il prezzo è lo stesso per entrambe le referenze: 1.490 euro. Per altri dettagli, rimando alle didascalie.
Perché Citizen non ama i compromessi
Forse sta anche in scelte commerciali come queste il segreto del successo che il Marchio giapponese ha in Italia. Da noi conta infatti su community dedicate e su appassionati numerosissimi e, soprattutto, molto preparati. Lo vediamo nel nostro piccolo ogni volta che pubblichiamo qualcuna delle novità del Brand.
Credo che per il Citizen Attesa Hakuto-R non sarà diverso. In fin dei conti si tratta di un orologio a un prezzo accessibile, nonostante i contenuti tecnici di livello elevato e il fatto che sia una tiratura limitata. Sicuramente la dimensione industriale di Citizen le consente di lavorare in modo aggressivo sulle politiche di prezzo, ma sapete bene che senza un contenuto di valore, nessun costo è giustificato. A maggior ragione per un Brand i cui appassionati sono così attenti e preparati.
Il mercato globale dell’orologeria cresce a un ritmo minore rispetto al numero degli attori che lo popolano. Le fette della torta sono sempre più piccole e per sfornare in fretta la propria si finisce per farla cruda. Fuor di metafora, specialmente tra i marchi più grandi, il rischio di diminuire la soglia della qualità per aumentare i margini è dietro l’angolo. Il Citizen Attesa Hakuto-R dimostra che il colosso giapponese, a questa corsa al ribasso, non ha intenzione di partecipare.