È un’estate impegnativa, questa, per Omega. L’eco delle Olimpiadi di Parigi si è appena spenta e già si accendono i riflettori su un altro evento sportivo di rilievo: la Louis Vuitton 37th America’s Cup, che inizierà il 22 agosto. Di nuovo compreso nel proprio ruolo di Official Timekeeper, il Marchio ha così presentato quello che potremmo definire l’orologio ufficiale della celeberrima manifestazione: l’inedito Seamaster Diver 300M America’s Cup.
Lanciato venerdì scorso – mentre tutt’Italia era ancora in vacanza –, a una settimana esatta dalla cerimonia inaugurale, il Seamaster Diver 300M America’s Cup è il simbolo della precisione cronometrica con cui Omega misurerà ogni virata e ogni giro di boa delle regate che si terranno nelle acque di fronte a Barcellona, con un fitto calendario, fino al 27 ottobre.
Omega in regata
A cominciare dalla terza e ultima Final Preliminary Regatta, in cui i team useranno per la prima volta i nuovi AC75, per passare ai Round Robin della Louis Vuitton Cup (le cosiddette Challenger Selection Series), fino ai match race finali fra lo sfidante che ne uscirà vittorioso e il Defender, Emirates Team New Zealand, in quelle che saranno le regate della vera e propria America’s Cup. Senza dimenticare i gironi di gara della Young America’s Cup e della Puig Women’s America’s Cup, in cui saranno protagonisti rispettivamente gli equipaggi più giovani e quelli femminili, a bordo dei monotipi AC40.
En passant, ricordo che Omega è stata cronometrista ufficiale dell’America’s Cup anche nelle edizioni del 1999 (quella che ha fatto sognare milioni di italiani, dopo la vittoria di Luna Rossa di Francesco de Angelis su American One di Paul Cayard), del 2003 e del 2021. E che la Maison di Biel è legata ai Kiwi fin dal 1995, quando il Team New Zealand di Sir Peter Blake ha strappato a San Diego l’Old Mug a Young America, grazie a un agguerritissimo Roussel Coutts. Tuttavia non è la sola casa di orologeria a partecipare a questa 37a Coppa America… Ma ne riparleremo presto.
Un’edizione celebrativa
Intanto concentriamoci sul nuovo Seamaster Diver 300M America’s Cup. Che appartiene a una collezione creata nel 1993 e da allora ricorrente nelle incursioni di Omega nel mondo della vela, come dimostra anche l’esemplare dedicato alla 36a edizione dell’America’s Cup, che avevo recensito tre anni fa. Articolo cui vi rimando per saperne di più sull’andar per mare storicamente vissuto da Omega (così evito di annoiarvi e di ripetermi).
Come quel precedente, dunque, anche il nuovo Seamaster Diver 300M America’s Cup è ricco di dettagli costruttivi che raccontano il savoir-faire e le competenze a tema della Casa di Biel. Li passeremo in rassegna fra un attimo. Intanto però ci tengo a sottolineare che si tratta di un’edizione ad alto valore collezionistico, sebbene non sia realizzata in tiratura limitata, proprio per quei dettagli commemorativi del trofeo velico più antico e famoso del mondo. Vediamoli.
Le peculiarità estetiche del Seamaster Diver 300M America’s Cup…
Fin dalla prima occhiata, si notano le grandi lancette scheletrate: quella delle ore profilate di blu e quella dei minuti profilata di rosso. Quest’ultima riporta il tempo sulla lunetta unidirezionale girevole con inserto in ceramica blu, in cui i primi 15 minuti sono scanditi da tre sezioni (di 5 minuti l’una) per le fasi di pre-partenza. Gli ultimi fatidici 5 sono sottolineati da una bandiera nautica e dalla scritta “start”. Del resto, sono proprio quelli i minuti determinanti nei match race, perché stabiliscono non solo quale barca varcherà per prima la linea di partenza al colpo di cannone, ma a volte le intere sorti della regata.
A proposito di lancette, da notare che quella dei secondi centrali, sempre blu, ha il contrappeso personalizzato con la silhouette dell’ambitissima “Vecchia Brocca”. Il quadrante in ceramica bianca è decorato da un motivo a onde inciso al laser. Anche il fondello è personalizzato: sull’oblò in vetro zaffiro spicca il logo blu della 37a America’s Cup, il cui nome ritorna sull’acciaio circostante insieme alla scritta “Barcelona 2024”. E sono proprio questi particolari a rendere l’orologio desiderabile, almeno agli occhi dei velisti più appassionati.
…e quelle tecniche
La cassa del Seamaster Diver 300M America’s Cup misura 42 mm di diametro ed è come sempre in acciaio 316L. Un tipo di acciaio non a caso chiamato “marino”, grazie alla presenza di una piccola percentuale di molibdeno, in grado di rendere la lega metallica più resistente alla corrosione e quindi adatta all’uso in ambienti altamente caustici come l’acqua di mare. Come dichiarato nel nome, poi, l’impermeabilità raggiunge le 30 atmosfere: più che sufficienti per resistere alla pressione di spruzzi e ondate perfino durante una bolina “stretta”. Non c’è bisogno di ricordare – vero? – che le barche dell’America’s Cup volano sui foil e hanno le murate alte, ma i normali scafi ancora no…
Riguardo al movimento, il Seamaster Diver 300M America’s Cup monta il calibro Co-Axial Master Chronometer 8806, del quale riporto come sempre le caratteristiche nelle didascalie. Qui mi limito a sottolineare l’autonomia di 55 ore e la certificazione Master Chronometer, che ne garantisce non solo la costanza di marcia ben oltre i criteri del Cosc, ma anche la resistenza ai campi magnetici (almeno fino alle capacità di misurazione dei nostri strumenti) e le prestazioni di livello. Secondo quanto stabilito dai criteri dell’Istituto Federale Svizzero di Metrologia (Metas).
I prezzi del Seamaster Diver 300M America’s Cup
Concludo con le ultime informazioni relative ai prezzi, dettati dalla presenza del cinturino o del bracciale – che comunque, possono essere fra loro intercambiabili in quanto forniti del sistema brevettato Omega Quick-Change. La versione con cinturino in caucciù blu (e fibbia déployante) costa 6.900 euro. Invece quella con il bracciale in acciaio a 5 file (sempre con fibbia déployante ma anche con estensione per la muta) costa 7.300 euro. Al momento, entrambi non si trovano ancora in vendita online, sull’e-commerce del Marchio. Ma, per essere informati sulla disponibilità, è possibile iscriversi alla lista dei desideri o chiedere al proprio rivenditore di fiducia. Oppure – per accorciare i tempi – rivolgersi alle boutique monomarca, che li riceveranno sicuramente per prime.