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Gli orologi dell’America’s Cup, tra novità e pezzi già in catalogo

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Il più antico e celebre trofeo velico, si sa, da sempre vanta legami con l’industria del tempo. E l’edizione di quest’anno vede tre celebri case nel ruolo di sponsor di altrettanti equipaggi. Ecco allora gli orologi dell’America’s Cup, aggiornati all’ultimo modello

Giovedì 29, a Barcellona, iniziano i Round Robin della Louis Vuitton Cup, le prime selezioni per l’America’s Cup vera e propria. Ma già nella Final Preliminary Regatta dei giorni scorsi, la terza dopo quelle di Vilanova i La Geltrú e Jeddah dell’anno scorso, gli osservatori più attenti possono aver colto alcuni segni rivelatori che preannunciano possibili scenari futuri. Per esempio che due barche in particolare sembrano sovrastare le altre per velocità e preparazione (Taihora e Luna Rossa, c’erano dubbi?). O che gli AC-75 sono difficili e complessi, richiedono tempi di reazione infinitesimali e portano la gara a livelli finora impensabili. Mentre gli appassionati del mondo delle lancette avranno sicuramente notato che sulle vele e sugli scafi spiccano i nomi di tre marchi illustri. Il che fa della Coppa America non solo una competizione velica, ma anche una sfida fra le case di orologeria. Come sempre, del resto.

Omega & ETNZ

La Maison di Biel gioca un duplice ruolo nelle ultime edizioni dell’America’s Cup. Da un lato è cronometrista ufficiale dell’intera manifestazione e di tutte le regate che ne fanno parte. In questa veste, proprio di recente, ha presentato l’esemplare “ufficiale” (chiamiamolo così) fra i tanti orologi dell’America’s Cup: il Seamaster Diver 300M America’s Cup. Sul quale però – non me ne vogliano i cultori di Omega – evito di soffermarmi, per non ripetermi. D’altro canto, poi, è anche sponsor di Emirates Team New Zealand, attuale detentore dell’Auld Mug. Con i Kiwi, a dire il vero, Omega intrattiene un rapporto decennale. Che risale a metà degli anni Novanta, quando il sindacato di Sir Peter Blake affidò il timone di Black Magic a un giovane Russell Coutts.

Rende omaggio proprio al Defender (perfino nei colori) il Seamaster Planet Ocean Deep Black ETNZ Edition: un cronografo automatico uscito lo scorso anno, ma più attuale che mai. Ne riassumo velocemente le caratteristiche. Cassa (45,5 mm di diametro) in ceramica, impermeabile fino a 60 atm. Calibro Co-Axial Master Chronometer 9900, con autonomia di 60 ore e tutti i sacri crismi della certificazione del Metas, che ne attesta fra l’altro la cronometria. Due cinturini intercambiabili, in gomma, nero e turchese. Nel contatore a ore 3, riporta il conto alla rovescia, utile nelle fasi di pre-partenza, per segnalare i fatidici 5 minuti che precedono il colpo di cannone all’inizio del match race. Ne avevo scritto in modo approfondito al momento del lancio: gli interessati possono rileggersi qui la recensione completa…

Panerai & Luna Rossa

La Maison fiorentina è entrata invece in America’s Cup come sponsor di Oracle’s Team nel 2017, quando i catamarani veleggiavano alle Bermuda. Ma nel 2019, mentre Larry Ellison e Russell Coutts davano vita al circuito Sail GP, Panerai ha iniziato la partnership con Luna Rossa – i cui risvolti all’insegna del Tricolore nazionale erano stati messi in evidenza illo tempore da Augusto Veroni. Da allora Panerai ha dedicato alla collaborazione numerosi esemplari, in cui ha dato spazio anche alla ricerca di nuovi materiali, tecnologici e super-performanti. Come il nuovo Ti-Ceramitech®, adoperato nella cassa dell’omonimo Submersible QuarantaQuattro (PAM01466)… Senza dimenticare le altre novità a tema presentate in primavera a Watches and Wonders Geneva, fra cui spicca perfino un tourbillon. E che potremmo sempre considerare nel novero degli orologi dell’America’s Cup.

Ed è proprio alla collezione Submersible già in catalogo che si dovranno rivolgere tutti coloro che vorrebbero il nuovissimo Submersible Luna Rossa Carbotech™ (PAM 01563), ma resteranno a bocca asciutta. Lanciato proprio ieri, l’inedito orologio è infatti realizzato solo in 37 esemplari (perché si tratta della 37a America’s Cup), e sarà reperibile esclusivamente online, per 24 ore, sull’e-commerce del Marchio, il 5 settembre. La corsa contro il tempo è già iniziata: i più curiosi trovano tutte le informazioni sul sito ufficiale. Io mi limito, anche in questo caso, a una breve descrizione di quello che è, a tutti gli effetti, il più esclusivo fra gli orologi dell’America’s Cup. Cassa (42 mm) in Carbotech, impermeabile fino a 50 atmosfere. Movimento automatico, calibro P900, con autonomia di 3 giorni. Cinturino in bi-materiale (tessuto e gomma) personalizzato, in alternativa a un altro in gomma blu, compreso nel packaging.

Chi non riuscirà ad accaparrarsi nulla, però, non si disperi. Fonti certe e ben informate mi hanno assicurato che, il 7 settembre, Panerai lancerà un ulteriore modello dedicato a Luna Rossa. Negli stessi giorni, fra l’altro, aprirà anche una nuova boutique a Barcellona… Ma non divaghiamo e passiamo ad altro.

Tudor & Alinghi

Per la cronaca, Tudor è attivo nella vela anche come cronometrista ufficiale del Bol d’Or Mirabaud, la storica regata di flotta che si tiene sul Lago di Ginevra e riunisce migliaia di velisti (un po’ come la nostra Barcolana, che però si svolge in acqua salata!). In Coppa America è sbarcato nel 2022, quando ha scelto di affiancare il team di Alinghi Red Bull Racing per la conquista della Vecchia Brocca, in una collaborazione tutta rosso-crociata. Per annunciare la partnership, lo scorso anno ha lanciato due nuovi esemplari – un solo tempo e un cronografo -, realizzati negli stessi materiali dei monoscafi con hydrofoil che gareggiano nelle acque della Rosa de Foc…

Qui mi concentro sul solo tempo del Pelagos FXD “Alinghi Red Bull Racing Edition”, per elencare i dati tecnici essenziali. Cassa (42 mm) in composito di carbonio – una “prima” per il Brand -, impermeabile fino a 20 atm. Movimento automatico, calibro MT5602 di manifattura, con autonomia di (quasi) 3 giorni e certificato ufficiale di cronometro rilasciato dal Cosc. Lunetta girevole unidirezionale in titanio e ceramica, che si può utilizzare anche come conto alla rovescia. Cinturino in tessuto con chiusura a strappo, per il massimo confort al polso. Non così diversa la versione crono, eccetto per il diametro della cassa (43 mm) e ovviamente il movimento, calibro MT5813, sempre di manifattura. A favore degli orologi per l’America’s Cup di Tudor c’è anche il prezzo, più accessibile. Il che non guasta: in fondo la Coppa America è una festa popolare…