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Gli orologi di Venezia 81, fra scelte azzeccate e cadute di stile

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È di sicuro uno degli appuntamenti mondani più attesi a livello globale. Tanto per gli addetti ai lavori quanto per i fan, che sperano di incontrare – anche per un semplice autografo – i propri idoli. Ma, si sa, il Festival Internazionale del Cinema di Venezia non è solo il luogo in cui vedere in anteprima le grandi produzioni internazionali. È anche un evento fashion, in cui sfilano abiti, gioielli e orologi che contribuiscono a creare quell’aura di glamour e di magia, tipica della settima arte. Certo, con l’immancabile contorno di gossip, chiacchiere e pagelle… In prima fila ci siamo anche noi, pronti a guardare il red carpet con occhio critico, zoomando sul polso delle celebrities. Ecco allora gli orologi di Venezia 81: cioè gli esemplari avvistati in questa 81a edizione della Biennale Cinema di Venezia, dallo sbarco al Lido fino all’ingresso in Sala Grande. Se non proprio tutti, almeno i principali.

Cartier, sponsor ufficiale del festival

Cominciamo da Cartier, Main sponsor del Festival, che ha conquistato l’attenzione di tutti con i fantasmagorici gioielli fatti indossare da dive e divine (da Isabelle Huppert a Sofia Coppola, da Lou Doillon ad Amal Clooney). Ma anche grazie agli incontri con i protagonisti del grande schermo, fra Masterclass e Conversazioni, dove sono intervenuti fra l’altro grandi nomi. Come Richard Gere, privo di orologio, sostituito al polso da una collana tibetana. E Claude Lelouch, celebrato anche con il Cartier Glory to the Filmmaker Award.

Tra gli ambasciatori Cartier invece si è notato Rami Malek, indimenticabile nel ruolo di Freddy Mercury, che ha sfoggiato con classe e ironia vari pezzi Panthère e un Tank Louis Cartier. Anche l’attore francese Raphaël Quenard, in Laguna per il film E i figli dopo di loro di Nicolas Mathieu, indossava un Tank (ma in versione mini). Mentre l’attore britannico Aaron Taylor-Johnson e il magnate saudita Mohammed Al Turki (neo-sposo dell’immarcescibile Naomi Campbell) hanno optato per un Santos.

La doppietta di Omega

Ormai sarà pure un uomo di mezza età (63 anni compiuti), ma George Clooney conserva alla grande quel fascino intramontabile da bello e impossibile, simpatica canaglia che abbiamo imparato ad amare in film come Ocean’s Eleven a Money Monster, tanto per citarne un paio. A Venezia ’81 ha presentato il suo ultimo Wolfs – Lupi solitari, dove recita insieme all’amico-fratello di sempre Brad Pitt. Per tutto il soggiorno in Laguna, il Brand ambassador di Omega ha mantenuto il proprio stile inalterato, perfino durante i 40 minuti di gag sul tappeto rosso con Brad. Sempre e ovunque inappuntabile, con al polso un De Ville Hour Vision.

Altro ambasciatore di Omega è anche Daniel Craig, che ha ormai superato il ruolo di James Bond interpretato per ben cinque volte, per diventare più carismatico e raffinato. Ormai prossimo come Clooney all’età matura (ha 56 anni), Craig ha dimostrato il suo talento più autentico nel nuovo Queer di Luca Guadagnino. L’orologio resta per lui una cosa seria: alla proiezione speciale del film ha indossato un bel Seamaster Aqua Terra.

Il Reverso torna al Lido

Visto che gli orologi di Venezia 81 sono davvero tanti, continuiamo con Jaeger-LeCoultre. Che ha messo al polso dei propri ambasciatori referenze differenti dell’orologio Art Déco per eccellenza, “di casa” al Festival soprattutto in passato. Nicholas Hoult, per esempio, è arrivato in Laguna insieme a Jude Law per il film The Order con un Reverso Chronograph – perfetto con lo stile casual di jeans più Principe di Galles con cui ha presenziato alla conferenza stampa. Mentre la sera, in smoking sul tappeto rosso, aveva un elegantissimo Reverso Small Second. Impeccabile.

Anche l’altro Global ambassador JLC, il cantante cinese Jackson Lee, ha sfoggiato un Reverso Chronograph per partecipare all’Armani Beauty Dinner all’Arsenale. Ma ci è piaciuto meno, non tanto per la scelta del cronografo, coerente con il look informale, quanto per il completo stesso. Rosa, con tanto di pantaloni con coulisse: ben poco adatto a una cena di gala. Ma ai giovani, si sa, si perdona tutto. Un altro Reverso è stato poi avvistato al polso dell’attore/modello Sam Asghari, sia all’imbarcadero sia alla stessa cena di Re Giorgio. Ma visto che il Marchio non ha divulgato alcuna comunicazione al riguardo, è probabile che l’ex di Britney Spears lo abbia indossato a titolo “privato”.

Altre scelte di stile

Andiamo avanti con i vari Friend of the brand, non si sa bene se spontanei o assoldati… Per esempio Sacha Baron Cohen, interprete insieme a Cate Blanchet della serie The Disclaimer di Alfonso Cuarón, portava al polso un IWC Portugieser Chronograph che non ci ha molto convinto. Avremmo preferito un “solo tempo”, visto il look classicissimo sul red carpet.

Fra gli attori italiani, ci ha colpito invece lo stile di Pierfrancesco Favino, a Venezia per Maria (il biopic sulla Callas) con Angelina Jolie. Il nostro “Picchio” del cuore ha sempre esibito un Audemars Piguet Royal Oak Doppio Bilanciere Scheletrato con identica nonchalance, sia sotto il completo Louis Vuitton custom made della serata, sia con il look più informale alla Masterclass di Campari.

Gli orologi di Venezia 81: quelli privati

A quanto pare, invece, Brad Pitt al Lido aveva al polso un Patek Philippe. Nessuna dichiarazione ufficiale, ovviamente, da parte della Manifattura, che per policy aziendale mantiene il più assoluto riserbo sui nomi di quanti acquistano i suoi orologi. L’attore fra l’altro era reduce da un bello shooting del GQ americano, in cui indossava un prezioso Nautilus… Mentre sul taxi d’acqua che l’ha portato al Lido aveva al polso un Calatrava, che ha continuato a indossare per tutto il soggiorno in Laguna. C’è chi dice che entrambi gli esemplari provengano dalla sua collezione privata. Chissà…

Concludo la rassegna degli orologi di Venezia 81 con il TAG Heuer Monaco di Antonio Banderas. Anche questo, siamo pronti a scommetterci, dettato da una scelta personale dell’attore spagnolo, che deve averlo pescato dalla propria raccolta, incurante del dress code. Qualcuno per favore lo dica al suo stylist: un crono sportivo “di forma”, così celebre da essere subito riconoscibile, sotto lo smoking… anche no.