Fa sempre una certa impressione quando un marchio mette sul mercato la versione “ultima e definitiva” di un orologio. Ancora di più se si tratta dell’RM 032, per molti il Richard Mille meno Richard Mille di tutti. Un po’ per via della cassa tonda anziché tonneau, quella che ha reso il Marchio unico e riconoscibile; un po’ per via del legame con il mare, all’apparenza distante dal mondo delle corse automobilistiche cui Richard Mille è da sempre legato, nella Formula 1 ma anche tra le ruote classiche. Eppure l’RM 032, oggi nella veste di Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition, rimane uno dei pezzi più distintivi del Brand, perciò sono certo che a qualche appassionato una lacrimuccia sia scappata nel sapere che non sarà più prodotto.
Tredici anni di RM 032
Che gli orologi della collezione RM 032 siano particolari e a modo loro straordinari è evidente fin dal primo sguardo. Ho avuto l’opportunità di tenerne tra le mani un paio durante una mia visita alla boutique Ninety di Ginevra, che gestisce il secondo polso certificato del Brand, e lo confermo. Così come confermo che il loro Dna è tremendamente Richard Mille per la ricerca della precisione tecnica e della perfezione formale, in un design che, pur se tondo, trascende la banalità in cui scivolano altri marchi.
La collezione RM 032 nasce nel 2011 con la prima referenza e, trattandosi del primo subacqueo di Richard Mille, la scelta della forma, per quanto spiazzante, risultò coerente con la funzione per la quale l’orologio era stato progettato. Del resto è meno complesso impermeabilizzare una cassa tonda rispetto a una di forma, perché priva di angoli o spigoli che sono punti di debolezza in balia della pressione dell’acqua. Detto questo, la Manifattura non poteva limitarsi a riprendere pedissequamente i codici dei diver tradizionali ma doveva piegarli alla propria visione.
Ecco dunque la cassa oversize tipica dei subacquei forgiata in materiali tecnologici e leggerissimi quali il carbonio o il titanio. Ecco la scheletratura del quadrante che, invece di penalizzare la leggibilità delle informazioni – questione di vita o di morte nella progettazione di un diver -, la esaltava grazie all’utilizzo intelligente del materiale luminescente. Il tutto abbinato a dimensioni maschie e vistose, perfettamente in linea con la storia e l’immagine del Marchio.
Un sistema raffinato
L’RM 032 Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition si inserisce senza tentennamenti all’interno di questo solco estetico e tecnico. Specialmente da quest’ultimo punto di vista, la maestria degli ingegneri di Richard Mille è più che evidente e mi piace partire da un dettaglio che dà l’idea di quanto pensiero ci sia dietro a un orologio così. Perché da sempre chi progetta diver si concentra sulla tenuta stagna di corona e pulsanti: ma chi pensa alla pressione che l’acqua esercita su questi ultimi? E che, se potente, può azionarli involontariamente?
Ebbene, per questo RM 032 Richard Mille ha sviluppato e brevettato un sistema che può bloccare i pulsanti e garantire impermeabilità fino a 30 bar. Si aziona ruotando un apposito anello posto all’interno della corona: se sull’anello compare un indice verde, il sistema è sbloccato, se l’indice è rosso è azionato. In questo modo eventuali sovrapressioni o urti sulla corona non danneggiano il movimento e si migliora la resistenza all’acqua grazie a una maggiore pressione sulle guarnizioni.
Questo sistema è la punta di diamante del lavoro compiuto da Richard Mille sulla cassa dell’orologio, ben presente al polso grazie ai 50 mm di diametro e ai 17,8 di spessore. Come nelle precedenti referenze dalla collezione, la cassa ha un design curvo ed è realizzata in tre parti. Sia la lunetta fissa sia quella girevole unidirezionale sono in titanio grado 5; mentre la prima è satinata con smussi lucidati, la seconda è micropallinata e con trattamento superficiale Dlc. Anche la parte centrale della cassa è in titanio grado 5 con inserti in Carbon Tpt, materiale di cui sono composti anche il fondello e le anse: se non vi ricordate che cosa è, rinfrescatevi la memoria qui.
Due parole sul cuore dell’RM 032
Il movimento racchiuso nella cassa è il calibro automatico RMAC2 sul quale si potrebbero scrivere un sacco di cose perché racchiude alcune delle soluzioni tecniche che hanno reso unico il lavoro di Richard Mille. A partire dal rotore a geometria variabile che ottimizza il processo di ricarica del doppio bariletto. Grazie al design esclusivo, l’impostazione delle alette può essere regolata in modo da adattare la velocità di riavvolgimento delle molle dei bariletti al livello di attività di chi indossa l’orologio. A seconda di come sono posizionate le alette, l’inerzia del rotore fa in modo che la ricarica sia accelerata in caso di attività sedentaria o rallentata in caso di attività dinamica.
Non si tratta di una novità, in quanto il sistema è già presente su diverse referenze. In sostanza, aiuta a migliorare l’uniformità della coppia erogata dalle molle per un periodo più lungo. Un risultato che si ottiene moltiplicando il numero di rotazioni in modo da ridurre la pressione e l’attrito sui denti, sui cuscinetti e sui perni. In questa maniera, si ottiene un consistente miglioramento delle prestazioni a lungo termine del calibro. Per la cronaca, l’autonomia complessiva è di 50 ore.
Al perfetto funzionamento del movimento nel cuore dell’RM 032 Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition contribuiscono anche altri importanti accorgimenti tecnici. Per esempio, ponti e platina in titanio grado 5, una lega composta da un 90% di titanio, un 6% di alluminio e un 4% da vanadio. Si tratta di un bilanciamento che migliora le proprietà meccaniche del materiale di base e dà all’intero movimento rigidità e superfici perfettamente piane, fondamentali per il funzionamento impeccabile del treno del tempo. Il calibro è un cronografo flyback. La pressione del pulsante a ore 4 a cronografo avviato consente di azzerarlo senza premere il pulsante di stop, posizionato a ore 1.
Uno sguardo al quadrante
Prima di lasciarvi alle didascalie con dettagli ulteriori, passo al quadrante. Come ho scritto sopra, la scheletratura estrema non va a danno della leggibilità delle informazioni, che non sono poche. Oltre a essere un cronografo, l’RM 032 Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition è anche un calendario annuale con gran data. Quest’ultima è ben visibile a ore 12 in una finestra ed è composta da una coppia di dischi rotanti. Sia il cambio data sia il cambio mese (indicato con numeri arabi) sono istantanei.
L’indicazione del mese è forse quella meno evidente, posizionata com’è in una piccola finestrella a ore 4:30. Se non altro, però, la regolazione dei mesi è automatica e tiene conto della lunghezza diversa di 30 o 31 giorni, ad eccezione del passaggio da febbraio a marzo, quando è necessario l’intervento manuale. Poca roba, considerando l’architettura complessiva dell’orologio.
Anche in questa referenza, come nelle altre della collezione RM 032, è presente a ore 3 un ingegnoso sistema che consente di verificare a colpo d’occhio se l’orologio sta funzionando: l’indicatore di marcia. Poco utile per chi dovesse indossarlo in ambito urbano, decisamente di più per chi in immersione, magari con poca visibilità, dipende dall’orologio per non rischiare la pelle.
Graficamente si presenta quasi come fosse un’elica ed è costituito da un disco rotante che si muove alla velocità di due giri al minuto al di sotto di un disco fisso finestrato. Sulla superficie del disco mobile si susseguono settori ricoperti di Super-LumiNova e settori neri, visibili alternativamente attraverso le aperture del disco fisso. In questo modo, è facilmente vedere se il disco ruota, sia di giorno sia di notte. E se il disco ruota, il sub può stare tranquillo: l’orologio funziona.
RM 032: l’“elefante” di Richard Mille?
Detto che l’RM 032 Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition è disponibile sia con cinturino nero sia con cinturino giallo, che è in edizione limitata di 80 esemplari, che costa 210.000 franchi svizzeri escluse le tasse, per una volta chiudo un articolo con una citazione presa in prestito da altri. Non per pigrizia, ma perché è esattamente il mio punto di vista su questo orologio. Il fatto che provenga da un sito come Hodinkee, per molti una bibbia del settore, è puramente casuale.
Chiude così il suo pezzo, parlando dell’RM 032 Automatic Flyback Chronograph Ultimate Edition, Malaika Crawford: «Quello che non si può mai mettere in discussione di Richard Mille è l’identità di marchio davvero singolare. Nonostante l’uso di una tradizionale forma circolare (perché si tratta di un orologio subacqueo), rispetto alla più comune forma tonneau, è inconfondibilmente Richard Mille. Il materiale, la tipografia, l’estetica spudoratamente forte. Ma parliamo di un elefante di 50 mm nella stanza! Un Richard Mille rotondo è un Richard Mille? Direi di sì».