Devo essere sincero: mi piacciono gli orologi belli ma anche e soprattutto quelli che mi fanno divertire. Come nel caso del Mido Multifort Mechanical Limited Edition che il brand di Swatch Group ha presentato sul finire del 2024. Per quanto un genio come Italo Calvino sostenesse che «il divertimento è una cosa seria», l’idea che alcuni marchi di orologeria decidano ogni tanto di non prendersi sul serio fa bene a tutta l’industria, spesso ingessata e impegnata a “darsi un tono”. Questo Mido Multifort va nella direzione opposta.
La “radiografia” del Mido Multifort
Perché è un orologio che, letteralmente, si mette a nudo. Non lo fa utilizzando il ben noto mezzo della scheletratura, ma fingendo quasi di essere radiografato. Un espediente estetico interessante, che richiama alcuni tentativi simili operati da altri marchi, ma che nel Mido Multifort Mechanical Limited Edition si traduce in maniera del tutto originale. Perché lavora sulla luminosità, “accendendo” la meccanica in modo inconsueto.
Il gioco a effetto è tutto sul quadrante, che imita l’aspetto del movimento Unitas montato all’interno della cassa. Mido utilizza il Super-LumiNova bianco per disegnare sul quadrante color antracite la forma dei componenti nascosti del calibro, come se si trattasse di un’immagine ai raggi X. Il materiale luminescente crea un contorno allegro, che si illumina di blu e arancione al buio, con tutti i componenti chiave del calibro – ruote, organo regolatore, bariletto – ben evidenziati.
Come ho scritto prima, il Mido Multifort Mechanical Limited Edition prosegue la recente tendenza dei cosiddetti quadranti disegnati, che distinguono orologi in cui il movimento all’interno della cassa viene come suggerito da uno schizzo sul quadrante. Penso a pezzi di altissima orologeria come l’Octo Finissimo Automatic 140th Anniversary e l’Octo Finissimo Sketch di Bulgari o il pezzo unico di Czapek creato per l’asta TimeforArt. Mido porta lo stesso concetto a un livello molto più accessibile: in cui il quadrante dei suoi orologi di punta rivela la meccanica attraverso un uso intelligente del lume.
Il calibro Unitas
La cassa in acciaio del Mido Multifort Mechanical Limited Edition è classica per la collezione ed è di grandi dimensioni. Un diametro di 44 mm per uno spessore di 12,2 mm sono misure non usuali nell’orologeria degli ultimi anni, che tende alla riduzione dei millimetri. Sono però comprensibili, considerando che il calibro misura 37,2 mm e che la cassa conserva la classica robustezza che caratterizza la collezione Multifort fin dagli esordi nel 1934. L’impermeabilità di 100 metri e il vetro zaffiro con doppio rivestimento antiriflesso ne completano le caratteristiche.
Scrivevo del calibro da 37,2 mm di diametro. È un movimento a carica manuale su base ETA 6498-1 ossia, per chi ha qualche esperienza in materia, quello che è noto anche come calibro Unitas, dal nome dell’azienda che per prima lo produsse, la Unitas Watch Co. SA di Tramelan, nel Giura svizzero. Insieme al 6497, è un movimento che, pur nella sua semplicità (o proprio per questo), si è guadagnato fama e rispetto al pari – mi sbilancio – di mostri sacri come gli ETA 2824 e 2892, l’El Primero e il Valjoux 7750.
Uno dei movimenti più importanti e più longevi dell’industria svizzera, questo calibro a carica manuale, semplice, senza fronzoli ma affidabile, è stato prodotto a partire dagli anni Cinquanta e trae origine dai classici calibri degli orologi da tasca. Il grande diametro si è dimostrato un vantaggio per aiutare la rinascita dell’orologeria meccanica degli anni ’90. Lo ricorda il caso di Panerai, che nelle varie riedizioni di quel decennio, grandi e ben vistose, utilizzò l’Unitas 6497, il calibro più impiegato nelle scuole di orologeria perché facile da capire, smontare e rimontare. Inoltre, sia il Lépine 6497 sia il Savonette 6498, oltre a essere affidabili, precisi e robusti, erano facili da regolare secondo gli standard cronometrici.
I dettagli del Mido Multifort Mechanical Limited Edition
Il calibro del Mido Multifort Mechanical Limited Edition, reso visibile non solo dal fondello a vista ma anche dalla “radiografia” sul quadrante, si conferma quindi un movimento “da fatica”, ma nel senso più nobile del termine. Sempre all’interno di Swatch Group, qualche anno fa anche Hamilton ha incassato il 6498-1 nel Khaki Aviation Pilot Pioneer.
L’occhio di riguardo per questo orologio da parte di Mido, che dimostra di tenerci molto, è testimoniato dal fatto che lo ha completato con la bellezza di due cinturini e un bracciale. Quest’ultimo, in acciaio satinato, a tre file, è affiancato da un cinturino in pelle marrone rétro-chic dall’effetto patina e da uno in tessuto sportivo, la cui impuntura bianca è anch’essa luminescente come il quadrante. Per quello che può valere o interessare la mia opinione, penso che la configurazione con il cinturino in tessuto sia la più azzeccata, perché dà maggior equilibrio estetico all’orologio.
Chiudo ricordando che, come dice il nome stesso della referenza, si tratta di una edizione limitata a 999 pezzi. Con essa, Mido ha voluto chiudere l’anno di celebrazioni del 90° anniversario della collezione Multifort. Il prezzo di 1.590 euro pone questo orologio nella fascia più alta del portafoglio della Marca, a testimoniare l’importanza data a questa referenza. Divertente sì, ma con un carattere tutto suo. Che, alla fine, può anche contare più della meccanica.