È in arrivo la nuova collezione di orologi Versace. Coordinata all’omonima linea di borse, interpreta un tema tipico della Maison, un simbolo dell’audace immaginario estetico. Ora in chiave “lettering”
Cosa rende davvero grande una maison nel tempo? Quando si parla di lusso l’attenzione per la qualità è di rigore, così come la dedizione assoluta al cliente, ma c’è qualcosa in più. Bisogna riuscire a restare fedeli ai codici estetici che hanno decretato la fortuna del marchio, e al contempo innovarli. Che si tratti di abiti, borse od orologi.
È questa la sfida di Versace, la griffe fondata nel 1978 da Gianni Versace. Sopravvissuta alla sua tragica scomparsa nel 1997, da quel momento è guidata a livello creativo dalla sorella Donatella, che ne ha mantenuto vivo lo spirito opulento, strepitoso, a tratti rock. L’anno scorso è stato importante per il marchio, con un cambio di assetto finanziario (acquisizione in toto da parte della newco americana Capri Holding, creata apposta per fare confluire in un’unica realtà il gruppo Michael Kors e appunto Versace). Che ha dato ulteriore linfa all’estro di Donatella, saldamente al comando dell’ufficio stile.
La Virtus Bag, lanciata nel febbraio scorso sulle passerelle della Milano Fashion Week e arrivata nelle boutique in settembre, rappresenta appieno il nuovo corso del brand, fatto di iconicità riletta in chiave contemporanea. Uno dei capisaldi del Versace-pensiero è la profonda fascinazione del suo fondatore per il Barocco, la corrente culturale che ammantò il Seicento e parte del Settecento in Europa con ideali di sfarzosità estrosa; e che Gianni fece sua tratteggiando una moda ricca nelle lavorazioni e nei materiali, e dirompente nei contenuti.
Per l’ultima nata in fatto di borse è venuto quindi spontaneo elaborare il concetto con una protagonista, la V della iniziale, interpretata come un prezioso torciglio metallico e floreale. Dopo di che è stata la volta degli orologi, secondo la filosofia sempre più diffusa nel mondo della moda che li considera alla stregua degli altri accessori. In grado di esaltare lo stile di chi li indossa tanto quanto un paio di tacchi a spillo o una pochette.
Ecco allora la declinazione timepiece di Versace Virtus in cui, appena sotto al logo a ore 12, la nuova icona del lettering barocco troneggia al centro del quadrante nero o bianco, abbracciato da una cassa sottile. Lady size, sempre in acciaio dorato, gioca con le lavorazioni di superficie: carrure e anse lucide, ma lunetta satinata. Un dettaglio che spezza l’impostazione chic dell’insieme con un accento quasi sportivo. Un tocco inatteso, un po’ spiazzante, tipico di Versace.
Il bracciale si presenta in tre varianti, sempre in maglia di acciaio: Ip color champagne come la cassa, oppure bicolore nei toni acciaio/oro giallo o acciaio/oro rosa. In alternativa il cinturino in pelle, nero, rosa antico, blu o burgundy, è decorato con lo stesso pattern della V impresso a stampa. Il movimento è al quarzo Swiss made (Ronda 762.3). Tutti i modelli Versace Virtus sono disponibili da questo mese nelle boutique monomarca, presso i rivenditori autorizzati e sul sito di e-commerce della Casa.