È stato presentato la scorsa primavera, insieme ai “solo tempo” da 36 o 41 mm di diametro, ma è stato distribuito nei punti vendita in questi mesi d’autunno. E ora che potete trovarlo nei negozi, ora che potete andare a vederlo e provarlo, è arrivato il momento di parlarne. Mi riferisco al Riviera Chrono, che è stato completamente rinnovato come gli altri esemplari della storica collezione di Baume&Mercier.
Tecnologia avanzata
Anche se, per onor di cronaca, devo aggiungere subito una particolare novità. La Maison ginevrina offre al proprio pubblico un nuovo, divertente strumento per conoscere in anteprima il Riviera Chrono (e tutti gli altri modelli della famiglia Riviera). Grazie alla realtà aumentata, i più impazienti, i più interessati o anche solo i più curiosi possono indossare virtualmente l’orologio “per vedere come sta”, senza scaricare app, usare marker o aprire social.
Basta collegarsi al sito ufficiale con il telefonino, visitare la pagina dedicata all’esemplare desiderato, cliccare sul pulsante apposito, inquadrarsi l’avambraccio con la fotocamera… Et voilà, al polso appare il Baume&Mercier prescelto. L’avanzata tecnologia, chiamata “Virtual Try-on”, permette anche di vedere l’orologio sotto ogni angolazione. E crea un’esperienza di prova a distanza, personalizzata. Da utilizzare ovunque e con chiunque, come fosse un gioco. Semplice, intuitivo, piacevole. Provare per credere.
Mi sembra sia la prima volta che l’orologeria si serva dell’intelligenza artificiale in questo modo – popolare, gratuito, diretto. Ma anche se così non fosse, se mi sbagliassi e non ci fosse alcun primato da sottolineare, non importa. Baume&Mercier dimostra così la propria apertura mentale, la capacità di essere all’avanguardia per andare incontro ai propri clienti, veri o potenziali; di parlare direttamente il linguaggio dei giovani.
Penso che si tratti di un’operazione di marketing efficace e intelligente, soprattutto per chi ha intenzione di fare shopping online. Tuttavia, anche per chi preferisce acquistare dal proprio rivenditore di fiducia, potrebbe essere un primo step che precede la visita in negozio. Nulla va a togliere infatti all’esperienza fisica di mettersi l’orologio al polso. Perché, è chiaro, nessuna prova virtuale può sostituire il contatto con l’oggetto desiderato, il poterlo toccare con mano.
Il Riviera Chrono in sintesi
Ma, bando alle ciancie, arriviamo finalmente all’orologio. Per le origini (datate 1993) e la storia vi rimando a quanto scritto al momento del lancio, in modo più che esaustivo. Qui mi concentro invece – cartella stampa alla mano – sulle principali informazioni tecniche del Riviera Chrono. Che presenta tutte le caratteristiche tipiche della collezione, oltre a quelle introdotte dal nuovo restyling. Cioè la “classica” lunetta dodecagonale, fissata da viti a brugola, il quadrante lavorato da un particolare motivo a onde, e la costruzione integrata alla cassa del bracciale (o cinturino).
Tre le versioni disponibili. Due in acciaio, lucido e satinato: una con il quadrante nero e il bracciale in metallo; l’altra con il quadrante blu e il cinturino in caucciù nello stesso colore. Mentre la terza ha la cassa annerita da un trattamento Adlc microbillé, con il quadrante e il cinturino coordinato. Trattamento che ovviamente va a influire sul prezzo finale: il Riviera Chrono “all black” costa 4.200 euro, contro i 3.800 della versione “di base” (che arriva a 3.900 con il bracciale).
I dati tecnici
Prima di tutto, le dimensioni: il Riviera Chrono misura 43 mm di diametro. Un formato generoso, in linea con l’impronta sportiva data dalla presenza delle funzioni cronografiche, e congenita anche all’intera collezione (ricordo che il “solo tempo” automatico misura 42 mm di diametro); ma che potrebbe far arricciare il naso a chi non ama gli esemplari grandi o ha il polso particolarmente sottile. La vocazione sportiva, comunque, è ribadita anche dall’impermeabilità, che raggiunge le 10 atmosfere.
Quindi il movimento: il Riviera Chrono monta un Valjoux 7750. Uno dei più celebri calibri automatici prodotti dalla Eta, di comprovata robustezza e affidabilità, qui nel migliore allestimento con funzione day-date. Secondo alcuni, l’indicazione del giorno della settimana e della data, insieme alla presenza dei tre contatori e alla decorazione a onde, renderebbero il quadrante un po’ affollato. A mio parere è questione di gusti personali, su cui è inutile discutere. Fatta salva comunque la leggibilità data dalle lancette Dauphine traforate e dagli indici a bastone, rivestiti di materiale luminescente.
Merita un cenno infine l’esclusivo sistema Fast Strap (sviluppato “in casa”), che consente di sostituire il bracciale al cinturino (o viceversa) con estrema facilità, in un attimo e senza adoperare alcuno strumento. Oltretutto sono disponibili anche cinturini di diversi colori, per dare all’orologio un look personalizzato.
A conti fatti, il mio giudizio sul Riviera Chrono è sicuramente positivo. Se vi piacciono gli esemplari dalla presenza “importante” al polso, che non passano inosservati, che hanno un piglio moderno ma una lunga storia (il Riviera potrebbe diventare tranquillamente un argomento di conversazione, almeno fra appassionati), e permettono un uso quotidiano… Allora è l’orologio che fa per voi.