A distanza di circa un anno dalle prime indiscrezioni, alcuni giorni fa Google ha finalmente svelato le proprie carte. E annunciato al mondo il suo primo smartwatch interamente autoprodotto: il Pixel Watch.
Design e software
Fin dalla prima occhiata, il nuovo smartwatch colpisce per il design: ispirato a un orologio “classico”, ha una forma rotonda, con il vetro bombato e sagomato che arriva a filo sulla carrure, e la presenza della corona come vuole la tradizione. Il Pixel Watch è dotato infatti di un display da 1,2 pollici rinforzato da una copertura antigraffio in Gorilla Glass 5 a forma di cupola, montata su una cassa in acciaio inossidabile riciclato. Il diametro di 41 mm lo rende adatto a tutti i polsi, anche se chi è abituato alle dimensioni XL degli smartwatch potrebbe trovarlo un po’ piccolo. Posizionato sul lato, sopra la corona tattile, c’è un unico pulsante fisico.
Il Pixel Watch è disponibile in due versioni: una con connettività Wi-Fi e l’altra in cui è presente anche il supporto alle reti Lte. Entrambe sono equipaggiate con Nfc per l’utilizzo di sistemi di pagamento in mobilità. Apprezzabile anche l’impermeabilità fino a 5 atmosfere, che ne consente l’utilizzo in acqua.
Lato sofware, la dotazione è quasi ovvia: con Wear OS 3.5 a farla da padrone, in una versione priva delle personalizzazioni One UI Watch introdotte da Samsung nei propri dispositivi. Grazie all’acquisizione di Fitbit, avvenuta nel 2019 per circa 2,1 miliardi di dollari, Google ha potuto inoltre ampiamente attingere all’esperienza maturata nel tempo dal team di sviluppatori del marchio statunitense nel campo degli algoritmi per il monitoraggio della salute generale. Tra i sensori presenti a bordo del Pixel Watch spiccano quindi quello per il rilevamento della frequenza cardiaca e quello per gli elettrocardiogrammi. Circa 40 le modalità di allenamento disponibili per tracciare le attività e i progressi quotidiani.
Hardware e app
A consentire il funzionamento del sistema operativo per wearable della Grande G è una CPU Exynos 9110, affiancata da una discreta quantità di Ram (2 Gb). Appena sufficiente, invece, l’autonomia dichiarata, di circa 24 ore.
Già presente su Google Play l’applicazione companion ufficiale, chiamata anch’essa Google Pixel Watch. Utilizzandola è possibile configurare e gestire l’orologio direttamente dal proprio dispositivo Android (al momento non è prevista un’applicazione per iPhone). Tra le funzionalità figurano così una serie di opzioni per la personalizzazione dei quadranti, degli avvisi e delle notifiche, e per la gestione delle schede, delle app e degli account presenti sul dispositivo.
L’assistente Google integrato, che risponde ai comandi vocali, garantisce un aiuto rapido ed esaustivo. Con l’app Google Home, infatti, il Pixel Watch dialoga con i vari dispositivi della smart home (può per esempio accendere o spegnere le luci, e regolare il termostato). Immediato è il controllo di Gmail e Google Calendar, mentre Google Maps fornisce indicazioni passo passo (è inclusa anche una visualizzazione interattiva che consente di vedere facilmente dove cio si trova e dove si sta andando). Ovviamente l’accordo è perfetto con gli altri dispositivi Pixel, dai telefonini alle Pixel Buds.
Prezzi e uscita del Pixel Watch
Chiudo, purtroppo, con una brutta notizia per quanti volessero comprare l’orologio: il Pixel Watch non è attualmente disponibile in Italia. Si può invece acquistare negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Giappone, a Taiwan, in Germania, in Francia, nel Regno Unito e in Irlanda. Per il momento, quindi, per averlo si dovrà andare all’estero o al limite chiederlo agli amici che vivono lì e sono disposti a spedirvelo a casa. Proprio come si faceva in passato con un certo tipo di tecnologia, capi di abbigliamento o accessori irraggiungibili seppure ad alto tasso di desiderabilità.
Nei pochi Paesi europei in cui il Pixel Watch è in vendita da oggi, 13 ottobre, il prezzo al pubblico è comunque di 379 euro per la versione Wi-Fi, e di 429 euro per quella Lte. Lo smartwatch esiste nelle tonalità argento, antracite e nero opaco. Ma si può personalizzare anche grazie al cinturino intercambiabile, da scegliere in una gamma di 20 modelli, in diversi colori e materiali.