Approfondimenti

RM 30-01 Le Mans Classic: Richard Mille va di corsa

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Quando arriva la Le Mans Classic, arriva Richard Mille. È una certezza, come i fiori a primavera, le tasse da pagare, i regali a Natale. E quando Richard Mille si accosta alla gara, arriva un orologio in tiratura limitata. Per l’edizione 2025 della competizione – la dodicesima, che si terrà dal 3 al 6 luglio prossimi -, il Marchio ha realizzato l’RM 30-01 Le Mans Classic, in 150 pezzi. Una tradizione che si deve all’amore del fondatore del Brand per i motori, di qualsiasi natura, epoca, potenza essi siano. Una partnership che comincia insieme alla gara, nel 2002, e che con l’RM 30-01 Le Mans Classic aggiorna al 2025 un orologio che è sportività nella sua accezione più pura.

La Le Mans Classic

Giusto per inquadrare la collezione nel contesto motoristico, alla Le Mans Classic partecipano le auto che hanno fatto la storia di quella che è una delle gare di durata più celebri di sempre, insieme alla 24 Ore di Daytona. I bolidi in pista sono stati costruiti dal 1923 agli anni 2000 e si sfidano nell’arco di 24 ore in sei diverse categorie, una per ciascuna delle principali epoche automobilistiche che hanno caratterizzato la 24 Ore di Le Mans dal 1923 al 1981.

Partenza alle 16, con circa 1.000 piloti in gara e una città, Le Mans, che nei giorni della competizione vede affiancare ai 150.000 abitanti circa una folla di decine di migliaia di appassionati e spettatori: dai 30.000 della prima edizione, si è arrivati a oltre 235.000 nel 2023. Capite bene come questa occasione, per Richard Mille e per il suo RM 30-01 dedicato alla corsa, sia unica per la passione che sprigiona e per la visibilità che offre al marchio.

La cassa dell’RM 30-01 Le Mans Classic

Ma poiché siamo Il Giornale degli Orologi e non un quotidiano di motori, arriviamo al dunque. L’RM 30-01 Le Mans Classic è un pezzo che si inserisce, come ho scritto poco sopra, in un filone che negli ultimi anni ci ha regalato referenze come l’RM 72-01 e l’RM 029. Quest’ultimo è stato creato per un’edizione che non si è svolta causa pandemia (quella del 2021), l’RM 72-01 è arrivato nel 2023. Il primo Le Mans Classic, invece, è del 2008.

Oggi, dunque, è l’RM 30-01 Le Mans Classic a rubare la scena. Un orologio dall’estetica ben familiare a tutti gli appassionati sia di Richard Mille sia dell’alta orologeria, e del quale vi do qui un’infarinatura, lasciando parlare le didascalie e, soprattutto, le immagini: meritano. 

La cassa ha dimensioni importanti, come sempre quando parliamo di questo Brand. Dalla classica forma tonneau, misura 42 x 49,94 x 17,59 mm. Un mattoncino la cui leggerezza al polso resta comunque proverbiale, grazie al combinato disposto del Quartz TPT e del titanio grado 5 che la compongono, sinonimi di comfort e alta resistenza. Il colore del Quartz TPT è il verde cosiddetto British Racing, che troviamo anche negli altri due orologi dedicati alla Le Mans Classic. Un colore ispirato, come dice il nome, a quello delle auto sportive inglesi del secolo scorso. 

Informazioni e leggibilità

Come spesso accade negli orologi di Richard Mille che hanno una vocazione spiccatamente racing, anche nell’RM 30-01 il quadrante è scheletrato e ricco di informazioni, leggibili nonostante la traforatura. Spiccano soprattutto, a ore 2 e a ore 4, il contatore delle 24 ore e la finestra del datario. Il primo non è un semplice GMT, ma gioca sul concetto di 24 ore evocato dalla gara di Le Mans: se chi lo indossa volesse cronometrare l’evento di endurance, voilà, nulla di più facile. La finestra della data, invece, è sovradimensionata e incorniciata da una bandiera a scacchi; i dischi traforati con le decine e le unità sono ben visibili attraverso il quadrante.

Gli altri dettagli leggibili sono l’indicatore centrale dell’autonomia residua, dal particolare design, e due indicatori: quello che segnala l’innesto o il disinnesto della frizione del movimento (lo vedremo tra poco) e quello che consente a chi indossa l’RM 30-01 Le Mans Classic di sapere se la carica automatica è inserita o meno, in base al selettore di funzioni posto sulla corona.

RM 30-01, al cuore del movimento

Il cuore dell’orologio è il calibro RMAR2, appositamente modificato per includere il contatore delle 24 ore. Si tratta di un movimento automatico da 28.800 alternanze/ora e 55 ore di autonomia, dotato di un bilanciere a spirale libera con inerzia variabile. Questo tipo di bilanciere garantisce una maggior affidabilità in caso di urti e, soprattutto, durante le operazioni di assemblaggio e di manutenzione. Ha un design che consente l’eliminazione della racchetta di regolazione: grazie a quattro piccole massette eccentriche e orientabili, fissate direttamente sul bilanciere, è possibile calibrarlo in modo più accurato.

La caratteristica distintiva del calibro, però, è il suo rotore a geometria variabile disinnestabile. Si tratta di una grande innovazione sia nella concezione, sia nella miniaturizzazione, una sfida tecnica straordinaria per Richard Mille. In sostanza, la carica di un orologio automatico è possibile attraverso un piccolo rotore. Il movimento ciclico fornisce energia al bariletto di carica, che raggiunge la tensione ottimale quando è completamente avvolto.

Dopo questo punto, è facile che si verifichi un eccesso di tensione dovuto a un avvolgimento eccessivo, che deve essere evitato per non danneggiare il movimento. Tradizionalmente, lo si ottiene utilizzando una flangia scorrevole che permette alla molla di scivolare, impedendo una tensione eccessiva del movimento. Tuttavia, questo sistema tradizionale consente l’accumulo di detriti dannosi all’interno del calibro, poiché la flangia frena l’interno del bariletto per periodi troppo lunghi, soprattutto quando una persona è particolarmente attiva.

Per evitare tali condizioni avverse, il rotore disinseribile di Richard Mille si scollega automaticamente dal bariletto nel momento in cui la molla è del tutto carica. È possibile controllare queste fasi grazie all’indicatore di innesto della frizione situato nell’angolo superiore sinistro del quadrante (cui ho accennato prima), che informa l’utente se il rotore è in carica (on) o disinnestato (off).

Lavorare sulla passione

Il cinturino verde dell’orologio è in caucciù ventilato, grazie al particolare disegno che ricorda quello delle prese d’aria dei motori che vediamo sulle auto sportive. Insomma, l’RM 30-01 LMC è un orologio che trasuda velocità. Le Mans è una delle gare più leggendarie di tutti i tempi, nel cuore degli amanti degli sport motoristici, e Richard Mille è considerato uno dei più grandi orologiai del Ventunesimo secolo. Dire che il connubio è azzeccato è forse poco.

Certo, come tutti gli orologi che escono da questo atelier, anche l’RM 30-01 Le Mans Classic ha un cartellino del prezzo non per tutti, un po’ come le auto che si vedono sul circuito francese: 220mila franchi svizzeri, tasse escluse. E, sempre come quelle auto, il fatto che ci siano pochi pezzi in circolazione aumenta non tanto il valore economico dell’orologio quanto la sua desiderabilità, che è poi ciò che muove l’appassionato, in qualunque campo questa passione si esprima. Un bravo a Richard Mille, che ha compreso questo concetto come lo hanno compreso altri marchi ma, forse, riesce a tradurlo in orologi in maniera più efficace. Chapeau.