La storia e l’assortimento di Tissot parlano di un marchio eclettico, capace di coprire con le proprie collezioni tutti gli ambiti dell’orologeria: dal crono sportivo al dress watch, fino al diver. Categoria, quest’ultima, che in estate rifiorisce, come dimostra il nuovo cronografo Seastar 38 mm da poco presentato. Negli orologi subacquei, infatti, Tissot ha un importante passato e un brillante presente con questa collezione, che oggi “battezza” una nuova dimensione di cassa.
Fin dagli anni ‘30
Il cronografo Tissot Seastar 38 mm è infatti l’erede di una ricca storia che risale agli anni ’50, ma che ha le proprie radici negli anni ‘30, quando la Manifattura condusse un gran numero di esperimenti in collaborazione con il Laboratorio svizzero di ricerca orologiera di Neuchâtel. Esperimenti che avevano come obiettivo la creazione di orologi impermeabili.
I frutti di quel lavoro furono i primi modelli resistenti all’acqua, come il Camping (1938) e l’Aquasport (1939). Oltre a essere antimagnetici e impermeabili, erano anche antiurto, ovviamente a tenuta di polvere, dotati di cassa in acciaio inossidabile e di vetro infrangibile.
Negli anni ’40, Tissot lanciò in Canada la nuova collezione Five Star, che beneficiava anch’essa di quelle innovazioni. Un decennio dopo, quando fu creato un modello migliorato di orologio impermeabile ermeticamente sigillato, si decise di chiamarlo Seastar. Il nome fu registrato nel 1952 e da allora questo orologio è diventato un modello simbolo del Marchio.
Dal Seastar T12 al Seastar 38 mm
La collezione di orologi subacquei ha riscosso un grande successo, proponendo modelli sia per uomo sia per donna, di cui il Seastar 38 mm è il più recente esempio. Fin dall’inizio Seastar divenne l’orologio ideale per gli appassionati di sport e di immersioni, e la collezione si allargò progressivamente negli anni. Il Seastar T12 del 1956, garantito fino a 12 atmosfere di profondità, accompagnò l’uscita del film Il mondo silenzioso di Jacques-Yves Cousteau. Fu anche al polso dell’istruttore dell’Himalayan Mountaineering Institute di Darjeeling Nawang Gombu, durante la scalata all’Everest nel 1963.
Prima e dopo quell’ascensione, altri Seastar T12 continuarono a essere indossati dagli alpinisti che scalavano le vette della Cordigliera delle Ande o le montagne dell’Himalaya per testarne la resistenza alle condizioni estreme. Negli anni successivi, la collezione si arricchì con modelli come il Seastar Seven, con una cassa più sottile grazie a un nuovo sistema monoscocca, il cui brevetto fu depositato nel 1963. O il Seastar Quartz del 1978, con movimento al quarzo “figlio” dei suoi tempi.
Quarzo ad alte prestazioni
Anno dopo anno, siamo dunque arrivati al Seastar 38 mm, che completa la collezione per quanto riguarda la misura di cassa dei cronografi. Gli amanti di questo genere di orologi all’interno del catalogo Tissot potevano infatti contare solo su cronografo con cassa da 45,5 mm, che oggettivamente tagliava fuori da un possibile interesse sia gli uomini con il polso piccolo sia, soprattutto, le donne.
Il nuovo Seastar 38 mm parla soprattutto a questi due tipi di appassionati. E lo fa non solo con il nuovo diametro, ma anche offrendo una scelta tra ben sei referenze. Tutti i nuovi orologi in collezione sono mossi da un calibro al quarzo di fabbricazione svizzera. Si tratta di un ETA Fashionline G10.212 AB PowerDrive, movimento cronografico a due pulsanti con ore, minuti, piccoli secondi a ore 6 e datario.
Un movimento provvisto di contatori del decimo di secondo e dei 30 minuti, oltre che della funzione cosiddetta EOL, ossia “end of life”. Grazie a essa, quando la batteria sta per esaurirsi, la lancetta dei secondi si muove con scatti più lenti segnalando che ormai la pila va sostituita.
Seastar 38 mm: colore e performance
Delle sei referenze del Seastar 38 mm, quattro hanno il quadrante scuro, una chiaro e la sesta di una tonalità nuova e molto estiva. Si tratta di un colore indicato da Tissot come verde petrolio: che, con la cassa in acciaio Pvd oro rosa, lunetta e cinturino in silicone in tinta, crea un abbinamento molto piacevole e decisamente adatto alla bella stagione.
Un po’ come la versione con quadrante argento, lunetta e cinturino bianchi e cassa in acciaio. Più seriose e “professionali” le referenze con i quadranti scuri, due con cassa trattata Pvd nero e due con cassa e bracciale in acciaio. Di queste ultime, una ha dei dettagli in Pvd oro giallo che aggiungono un tocco prezioso alla sportività. Dei due orologi con cassa in Pvd nero, una ha il bracciale con la stessa finitura, l’altra ha il cinturino in silicone in tinta.
Il cartellino del prezzo è in linea con quello che ci aspetta da un cronografo al quarzo della collezione Seastar di Tissot. Si va dai 645 euro delle versioni braccialate acciaio/oro e Pvd nero ai 545 della referenza bianca, passando per i 595 euro della verde petrolio e i 575 euro del cronografo Pvd nero con cinturino o del braccialato tutto acciaio.
Come dice Tissot, il nuovo Seastar 38 mm è “progettato per chi si muove come l’acqua, con calma in superficie e con forza sotto di essa”. Anche per chi, aggiungo io, cerca un’alternativa affidabile e a un prezzo ragionevole ai tanti diver improvvisati che spuntano in concomitanza con l’estate. Dopotutto, 73 anni di Seastar sono più che una garanzia.