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“Au coeur du temps”: viaggio nella Svizzera degli orologi

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Non avete ancora prenotato le vacanze? Provate a seguire la vostra passione. Questa strana estate potrebbe essere l’occasione giusta per concederle tutto il suo tempo. L’ispirazione per la meta è sul vostro polso. Sì, sull’orologio. Che vi porta in Svizzera, per un tour tematico fuori dal comune: Au coeur du temps, dedicato proprio al mondo delle lancette & Co.

Siamo tutti d’accordo: la Svizzera è la patria indiscussa dell’orologeria. Ma vi siete mai chiesti come sia cominciata la storia di un’industria che da secoli rinnova una tradizione artigianale capace di stupire con piccoli capolavori meccanici? Vi piacerebbe scoprire i capitoli più intriganti di questa storia, lì dove sono stati scritti? Avreste voglia di visitare i laboratori delle vostre marche preferite? Di entrare – letteralmente – nei movimenti meccanici? Di conoscere chi la storia dell’orologeria continua a scriverla? Se la risposta a tutte queste domande è sì, non vi resta che partire.

All’itinerario ci ha già pensato l’Ufficio turistico di Neuchâtel, con la proposta di questo tour intitolato appunto Au coeur du temps (nel cuore del tempo). Alla scoperta della regione dove sono nate alcune delle maison più antiche e celebri del settore (oltre che, di recente, il rigoroso marchio di qualità Qualité Fleurier).

Perché non è un caso che ancora oggi in quella zona vedono la luce le creazioni più spettacolari. È una sapienza tramandata dagli orologiai-contadini che nel XIV secolo iniziarono a costruire le prime fattorie in pietra sulle montagne di Neuchâtel. D’estate si dedicavano ai pascoli. Durante i lunghi mesi invernali si occupavano di riparare gli attrezzi agricoli e costruire manufatti artigianali. E quando apparvero i primi orologi, impararono rapidamente a fabbricarli.

Nascevano così gli artigiani che avrebbero lasciato le fattorie per trasferirsi nei grandi villaggi sorti a Le Locle e La Chaux-de-Fonds. Luoghi riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, nonché culla dell’orologeria mondiale. Due unicum architettonici e urbanistici interamente dedicati, fin dalla loro fondazione, all’industria orologiera. E proprio in queste due città c’è l’imbarazzo della scelta di visite turistiche per gli appassionati di orologi.

La prima tappa di Au coeur du Temps è nell’imprescindibile Musée international d’horlogerie di La Chaux-de-Fonds. In cui si trova la più importante collezione al mondo di strumenti per la misura del tempo: una raccolta di 10mila reperti che comprende anche macchine e utensili storici, dipinti e incisioni, testimonianze dell’evoluzione tecnologica e culturale del settore. Con annesso il laboratorio di restauro e il centro di ricerca, organizza mostre temporanee e svolge un’ampia attività di divulgazione (ne abbiamo già parlato, in parte, qui e qui). Sempre a La-Chaux-de-Fonds c’è anche l’Espace de l’urbanisme horloger, uno spazio multimediale che vi aiuterà a capire come e perché la cittadina è diventata patrimonio dell’Unesco. E merita un cenno pure il Museo contadino e artigianale, che vi darà uno spaccato di vita del passato.

Un’altra collezione magnifica di esemplari, dal Rinascimento a oggi, vi aspetta poi al Musée d’Horlogerie – Château des Monts di Le Locle. Dove resterete ammaliati dallo specchio con automa a forma di uccellino canoro, realizzato dai Fratelli Rochat agli inizi del XIX secolo. Secondo la leggenda un regalo di Napoleone alla principessa ottomana, di sicuro uno dei tesori più emblematici esposti nelle vetrine del museo. Che tra l’altro ha sede in una dimora in stile Luigi XVI, datata 1790.

Au coeur du temps, del resto, vi offre l’opportunità di fare esperienze uniche. In una visita di due ore alla Manifattura Corum a La Chaux-de- Fonds potrete avere una visione privilegiata del marchio, scoprendone le vicende attraverso la ricca raccolta storica, e assistendo dal vivo al lavoro certosino nei laboratori. Stesso discorso a Le Locle, dove potrete godere della visita esclusiva alla Manifattura Zenith, esperienze interattive comprese. Se non avete mai visto una fabbrica di orologi, ne resterete colpiti. Promesso.

Ma provate a spingervi oltre l’immaginazione. Questo viaggio è l’occasione giusta per mettere alla prova le vostre capacità manuali. Perché un conto è coltivare la passione per gli orologi, vantare la conoscenza dei prodotti di ieri e di oggi… E altra cosa è riuscire a metterci mano, come un vero orologiaio. Cinque atelier della regione di Neuchâtel propongono training con maestri orologiai che insegnano ad appassionati e neofiti ad assemblare il proprio esemplare, da polso o da taschino.

Scegliete dunque il vostro workshop. Al Centre Horloger di Neuchâtel un’ora introduttiva ai movimenti meccanici (150 franchi svizzeri a persona, per un massimo di 4 persone) oppure 3 ore per imparare ad assemblare un orologio (1.145 franchi svizzeri a persona). Proposta simile a Le Garde Temps di La Chaux-de-Fonds (tariffe da 310 a 1.190 franchi). Les Apprentis du Temps a Le Locle accoglie apprendisti singoli, o gruppi di massimo 6 persone, il secondo mercoledì di ogni mese nel tardo pomeriggio e l’ultimo sabato di ogni mese al mattino (con tariffe che vanno da 750 a 1.385 franchi).

Sempre a Le Locle, all’Atelier micromécanique – Le monde est carré porte aperte anche ai 14 e 15enni (per gli altri workshop sono richiesti 16 anni compiuti). Le Carrousel Formation di La Chaux-de-Fonds propone infine pacchetti da 460 franchi per gruppi di 4 persone (+60 euro a persona dal quinto apprendista in poi, fino a un massimo di 8).

Il viaggio Au coeur du temps ricomincia. A Peseux troverete uno dei pochi smaltatori che lavora sui quadranti degli orologi. In occasione di questo tour l’Atelier d’émaillage horloger apre le porte del proprio laboratorio, con una breve dimostrazione in cui i partecipanti possono provare ad applicare lo smalto Champlevé. È dura, ve lo garantisco. Ad Auvernier, nell’atelier di orologi a pendolo Au Carillon d’or, Thierry e Grégory Amstutz, padre e figlio, vi sveleranno i segreti di questo antico mestiere. A Saint-Aubin, la Pendulerie neuchâteloise Le Castel invita a scoprire l’artigianato regionale che combina destrezza e tradizione, con spettacolari decorazioni fatte a mano con vernice macinata a olio e motivi colorati, alcuni dei quali realizzati con foglie d’oro.

Dove dormire? In alloggi a tema, naturalmente. Come la Maison DuBois, vecchia residenza immersa nel mondo dell’orologeria di Le Locle (compreso l’antico banco di lavoro di un cabinotier); oppure Passion d’une Vie, hotel in stile Liberty alloggiato nella casa di un ex orologiaio, a nord di La Chaux-de-Fonds. Nel cuore della città c’è invece L’Atelier, appartamento ricavato in un vecchio laboratorio di orologeria.

Ma nel pacchetto Au coeur du temps non mancano naturalmente le proposte gastronomiche. Al ristorante La Ferme des Brandt potrete ad esempio gustare la cucina regionale in un’antica fattoria di Neuchâtel intrisa di storia di contadini-orologiai. Non siete ancora sazi di storia orologiera? Concedetevi allora un tour guidato di La Chaux-de-Fonds e Le Locle: 2 ore a piedi, ogni sabato fino a fine agosto; 2 ore in minibus; 45 minuti in treno. Tutte le proposte, gli itinerari e le tariffe sono online, sul sito www.explorewatch.swiss. Buon viaggio.