Attualità

Versace Safety Pin. Se la spilla da balia diventa un’icona

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«That dress», quel vestito. Così chiamano in tutto il mondo l’abito di Versace che nel 1994 un’allora semi-sconosciuta Elizabeth Hurley indossò per accompagnare il fidanzato Hugh Grant alla prima del di lui film, Quattro matrimoni e un funerale. Nero, scollatissimo, con un ardito spacco laterale, ma soprattutto con una serie di sei spille da balia dorate che trattenevano la stoffa sul busto, rivelando inaspettati centimetri di pelle. Deriva proprio da quell’abito il Versace Safety Pin, uno dei modelli di punta della nuova collezione Versace Watches. Un’elaborazione che ne abbraccia la carrure smaltata in modo inaspettato. Ma vale la pena fare un po’ di scorribande nel tempo per capire perché averlo al polso è una dichiarazione di empowerment, oltre che di stile.

Ha tutti i contorni della favola l’antefatto di quella première memorabile per la storia della moda – e che, di fatto, ha lanciato la carriera della Hurley. Grant all’epoca era un attore inglese stimato, ma non particolarmente conosciuto e lei ancor meno. Per il lancio della pellicola diretta da Mike Newell, i due erano attesi alla prima londinese con la consegna di presentarsi in abito da sera; perciò Elizabeth aveva iniziato a chiedere ai vari uffici stampa se poteva avere in prestito un look per l’occasione. Peccato che nessuno o quasi la conoscesse, perciò i rifiuti erano fioccati. Solo Versace aveva accettato di aiutarla, proponendole l’unica mise disponibile in quel momento: «That dress», appunto.

Lo scalpore suscitato dal loro arrivo mano nella mano era stato enorme, i benpensanti avevano giudicato quell’abito troppo spregiudicato. Un’accusa cui la Hurley aveva risposto dicendo che: «A differenza di tanti altri stilisti, Gianni Versace crea abiti fatti per esaltare le forme femminili e non per azzerarle». E il successo di quel look si è cementato nel tempo. Tanto che, nel 2007, Harrods ha messo in vendita una replica da oltre 10mila sterline. E un’altra l’ha voluta portare Lady Gaga nel 2012, in occasione dell’incontro a Milano con Donatella Versace. Senza contare che la stessa Hurley, splendida 53enne, nel 2019 è apparsa sulle pagine di Harper’s Bazaar con addosso una riedizione; mentre suo figlio Damian, stella nascente come modello dal fascino genderless, ha indossato una giacca (sempre Versace) chiaro omaggio al look mozzafiato della madre.

L’orologio Versace Safety Pin rappresenta dunque uno statement preciso: il ribadire come le donne abbiano il potere di vivere liberamente la propria sensualità e lo facciano con lo charme sfrontato tipico della maison. Oltre alle safety pin, c’è anche un altro simbolo inconfondibile dell’universo Versace: la Medusa. Che compare sul quadrante del Versace Safety Pin nelle varianti rossa, bianca, avorio o nera, dov’è impressa a rilievo. Le lancette sono invece disegnate a punta di spillo e la V di Versace si ritrova nel bracciale gioiello in metallo. Ma è disponibile anche la versione con cinturino in vitello nei toni del rosso, avorio, nero e blu, foderato con stampa Barocco. La cassa in acciaio dorato ha un diametro di 34 mm e il movimento è al quarzo, un Ronda 762.3 a due lancette. Ovviamente Swiss Made.