Attualità

LVMH Watch Week 2021, i Ceo presentano le novità

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Ha preso il via la LVMH Watch Week 2021. La prima in formato digitale – o meglio phygital, per usare un termine di moda oggi; ma la terza se si guarda alla storia recente del gruppo, dopo quelle fisiche di Dubai (a gennaio 2020, in era pre-Covid: un altro mondo) e di Ginevra (ad agosto dello scorso anno, dalla durata limitata a pochi giorni). Proprio stamattina si è tenuta la conferenza stampa, in diretta streaming per i giornalisti di tutto il mondo: un’introduzione, di fatto, alle novità in uscita nei prossimi mesi.

A dare il benvenuto Stéphane Bianchi, Ceo della Divisione orologi e gioielli di LVMH Group. E, accanto a lui, i Ceo delle diverse marche: Ricardo Guadalupe di Hublot, Jean-Christophe Babin di Bulgari e Julien Tornare di Zenith. Grande assente (giustificato): TAG Heuer. Che terrà un proprio evento in separata sede il 4 febbraio, per il lancio di un’importante partnership con relativi prodotti – come ha spiegato nel collegamento ad hoc il Ceo, Frédéric Arnaud.

Qui non mi soffermerò volutamente sui tanti bla bla di contorno – com’è andato lo scorso anno, la storia più o meno lunga del brand, la consueta dialettica fra tradizione e innovazione, i convenevoli dei nuovi ambasciatori – che sempre condiscono i discorsi delle grandi occasioni. Non perché non siano interessanti, per carità. Ma preferisco concentrarmi invece sulla “sostanza”: gli orologi che sono stati presentati in questa LVMH Watch Week 2021. Anche se la farò breve: e di ognuno darò solo pochi cenni essenziali – consapevole che ciascuno meriterebbe un approfondimento.

In attesa, oltretutto, delle presentazioni che in settimana i diversi brand manager locali faranno alla stampa italiana, in cui gli esemplari visti stamattina saranno trattati con maggior attenzione. Il Giornale degli Orologi si riserva quindi di dare ai singoli modelli lo spazio che meritano, in futuro: magari quando gli esemplari arriveranno nei negozi. Perché ci sembra corretto che i nostri lettori possano andare a verificare con i propri occhi – e toccare con mano – quello che scriviamo in queste “pagine”.

Cominciamo quindi con Hublot, cui va il merito di aver ambientato la presentazione dell’LVMH Watch Week 2021 negli spazi della manifattura, a Nyon, in un tour fra i vari dipartimenti. Fra le tante novità in cantiere, riflettori puntati sul Big Bang Tourbillon Automatic Orange Sapphire: per la cassa in vetro zaffiro dal colore inedito – arancione – ma più ancora per il nuovo calibro automatico di manifattura. Con il tourbillon in posizione simmetrica al micro-rotore decentrato, posto sul lato quadrante.

Ma anche il più accessibile Big Bang Integral Ceramic, notevole per il bracciale integrato, realizzato in ceramica; i cui link devono essere stati un vero incubo in fase di produzione. Da citare comunque il Big Bang MP-11 Magic Gold (oppure Blue Sapphire), con la cassa appunto nell’oro esclusivo della casa (antigraffio) e i suoi sette bariletti in linea; il Classic Fusion Orlinski 40 mm, con total look blu; e, per le signore, il Big Bang One-Click 33 mm, in due varianti di cassa ma con tante possibilità di personalizzazione grazie al cinturino intercambiabile.

Per passare a Bulgari, che proprio alle donne ha dedicato la maggior parte delle news dell’LVMH Watch Week 2021. Dal Serpenti Spiga, con un inedito bracciale matelassé in oro bianco o rosa, avvolto su più giri attorno al polso; ai nuovi Lucea, tra cui spicca la versione Intarsio con quadrante in marqueterie di madreperla; fino a i tre Divas’ Dream Peacock, dedicati appunto al pavone e resi più sontuosi dal ricorso ai métiers d’art (tipo smalto champlevé e tarsia di piume).

Per il pubblico maschile, invece, la maison romana ha sviluppato l’Octo Finissimo S Chronograph Gmt, con cassa in titanio o acciaio, e il calibro a carica automatica (con rotore periferico) sottile solo 3,3 mm. E l’Octo Roma Carillon Tourbillon, un super-complicato con cassa in titanio Dlc nero che associa al tourbillon la ripetizione minuti con suoneria Westminster su tre gong. In edizione iper-limitata a 15 esemplari.

Infine Zenith, che in questa edizione della LVMH Watch Week ha concentrato tutte le attenzioni sul Chronomaster Sport. Un’assoluta novità che riunisce una serie di caratteristiche distintive dei cronografi prodotti in passato dalla Manifattura: il quadrante a tre colori dell’El Primero A386, la forma del Chronomaster De Luca, il bracciale simile a quelli fabbricati da Gay Frères. All’interno però monta un El Primero di ultima generazione: come sempre ad alta frequenza, riporta per la prima volta la misurazione del 10° di secondo sulla lunetta in ceramica.

E con questo spero di avervi fatto venire l’acquolina in bocca. Per ulteriori dettagli vi rimando alla gallery qui sopra, ma concludo con un paio di considerazioni. Uno. Ancora non si sa nulla riguardo all’effettiva data di arrivo degli orologi nei negozi (e in certi casi neppure sui prezzi al pubblico); speriamo di saperne di più già nei prossimi giorni (nel caso, aggiorneremo le didascalie). Due. La LVMH Watch Week 2021, pur con tutti i limiti insiti nella modalità digital, va vista come un segnale positivo. Che rivela la voglia e la capacità dell’orologeria di andare avanti – nonostante tutto.