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Sport Chrono Subsecond, Porsche Design e il primato del titanio

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Molti credono che gli elevati costi del titanio siano legati alla sua rarità. Falso. Il titanio è fra i primi dieci metalli più diffusi sul nostro pianeta. E allora? Beh, Porsche Design lo sa bene perché è stata la prima marca a realizzare due orologi in titanio, entrambi in collaborazione con IWC. Prima lo storico cronografo IWC Porsche Design Titanchronograph (1980); e quasi contemporaneamente l’Ocean, un subacqueo di altissima qualità dal design avveniristico. Entrambi sono orologi molto ricercati dai collezionisti. È interessante, credo, accennare brevemente alla storia del metallo e a quella della collaborazione fra Porsche Design e IWC.

Titanio, una scoperta accantonata

Il titanio viene scoperto nel 1791 da William Gregor, bizzarra figura di reverendo, studioso di chimica e mineralogia, che lo individua in alcune rocce della Cornovaglia. Però sarà isolato (ossia reso puro) solo quattro anni più tardi. Se ne scoprirono rapidamente le eccezionali qualità, ma lo si accantonò per l’impossibilità di produrlo commercialmente. Il problema fu risolto nel 1946, in via ufficiale. Molti indizi, tuttavia, lasciano ritenere che il titanio sia stato adottato in ambito aeronautico già prima che finisse la Seconda Guerra Mondiale.

Ma anche al ritorno della pace il titanio era di fatto una specie di segreto militare per una serie di buone ragioni. Come dicevo, non è affatto raro, ma lo diventa come metallo ad alto livello di purezza perché è difficilissimo da saldare e da lavorare se non in condizioni particolari, dato che le polveri tendono ad ossidarsi così rapidamente che possono infiammarsi o addirittura scoppiare. Ricordo, molti anni fa, di aver visto l’allora Ceo di IWC, Hannes Pantli (ancor oggi in azienda) privo di ciglia e sopracciglia, perse proprio durante un esperimento di lucidatura del titanio.

Alcuni sostengono che la grande capacità di lavorarlo sia patrimonio di Porsche Design proprio perché durante la Seconda Guerra Mondiale Ferdinand Porsche collaborava con il governo. L’uso del titanio fu liberalizzato verso la fine degli anni Settanta, ma ancora oggi la maggior parte di questo metallo è usata per realizzare pigmenti bianchi per vernici e materiali sintetici.

C’è titanio e titanio

Ci sono circa una quarantina di leghe di titanio classificate per gradi. Tendenzialmente negli orologi più economici si utilizza il titanio di grado 1, che è il più facile da lavorare a freddo e quindi da rifinire. Per gli orologi di migliore qualità si preferisce la lega di grado 5; che è più pura e stabile, ma molto più difficile da rifinire, anche se la lucidatura (eseguita in condizioni particolari) offre risultati finali di grande qualità.

Come al solito sto sintetizzando in poche frasi una materia molto più ampia di quanto non si creda. Mi scuso per l’inevitabile superficialità della trattazione, ma in questa sede mi premeva solo far capire per quale ragione esistono orologi in titanio di prezzi tanto diversi fra loro. Ricordo, ad esempio, il costosissimo alluminuro di titanio utilizzato da Omega per un orologio fisicamente ultraleggero, ma economicamente pesantissimo.

Porsche Design non ha mai abbandonato il titanio, anche se è maledettamente avara di informazioni sui propri orologi.

Porsche Design Sport Chrono Subsecond

Ed arriviamo alla nuova collezione Porsche Design Sport Chrono Subsecond, seguito di quella uscita lo scorso anno. La differenza principale, rispetto alla precedente, sta nelle dimensioni: il diametro della cassa è di 39 millimetri anziché 42. E che ci vuole? Mi dirai tu. Basta pantografare il tutto in dimensioni minori. Beh, non è esattamente così. Nel caso di Porsche Design – come in ogni altra situazione caso del genere – ci sono spessori da rispettare (ad esempio per conservare l’impermeabilità), raggi di curvatura da adattare e così via.

Quel che rimane identico è il movimento, un calibro (Porsche Design WERK 03.200), studiato e prodotto in proprio. Sul quale le uniche informazioni utili riguardano le dimensioni, l’autonomia (38 ore: un po’ poche) e la frequenza di funzionamento. Il movimento, comunque, ha la certificazione di Cronometro Ufficiale rilasciata dal Cosc.

La cassa in titanio

Diciamolo chiaramente: è lei la star del Porsche Design Sport Chrono Subsecond. L’intera collezione è basata su una caratteristica cassa con anse sottili che vanno a comporre una forma più o meno trapezoidale, vuota, decisamente difficile da realizzare in un solo pezzo. Come in questo caso. In particolare un tecnico si rende conto che le finiture interne di queste parti richiedono una lunga lavorazione in fasi successive. Il che aumenta nocevolmente i costi, che non sono bassi, appunto.

Il solo tempo Sport Chrono Subsecond (piccoli secondi) con cassa da 39 millimetri parte da 4.550 euro. Epperò il valore c’è tutto, compresa l’elevatissima qualità delle finiture e l’impermeabilità fino a 10 atmosfere – anche se sarebbe stato meglio renderlo subito disponibile con il cinturino in gomma o con il bracciale in titanio. Il cinturino in pelle, infatti, pur essendo qualitativamente impeccabile, non ama granché l’acqua; mentre l’orologio è uno di quei modelli “pronti a tutto” che è un vero piacere portare al polso ogni giorno, tutto l’anno, in ogni occasione.