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Historiques 222: il carattere d’acciaio di Vacheron Constantin

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Dell’Historiques 222 di Vacheron Constantin scrivemmo tre anni fa, quando a Watches and Wonders la Maison ginevrina presentò una riedizione del mitico orologio del 1977 in oro giallo. Un pezzo per pochi: sia per il prezzo, sia perché l’oro giallo non è portabile da tutti, sia per la “cultura” necessaria ad apprezzarlo. Oggi, in occasione dei 270 anni della Maison che si celebrano in questo 2025, Vacheron Constantin torna alle radici del 222 con una versione in acciaio e quadrante blu anch’essa fedelissima all’originale. C’è da scommettere che sia solo il primo di una serie di referenze con le quali il marchio intende festeggiare la ricorrenza a cifra tonda.

Il “mistero” del nuovo Historiques 222

Della storia del 222 e delle sue origini trovate tutto nell’articolo del 2022. Anni ’70, bracciale integrato, dimensioni generose per l’epoca: non penso sia il caso di ritornarci. Meglio concentrarsi sul pezzo appena presentato, che ho avuto il privilegio di provare al polso in anteprima un paio di mesi fa. Nell’occasione, Vacheron Constantin organizzò degli incontri privati con la stampa italiana per anticipare il nuovo Historiques 222, sotto embargo strettissimo. Anzi, nel più fitto mistero, visto che scoprii che si trattava di questo pezzo solo quando mi presentai all’appuntamento.

L’effetto wow funzionò alla grande. Sarà perché sono un po’ frescone, ma non mi aspettavo di trovarmi di fronte a un Historiques 222 in acciaio. Evidentemente Vacheron Constantin ha ascoltato i mormorii del mercato e degli appassionati, che chiedevano una versione più accessibile dell’orologio.

Le sensazioni al polso sono esattamente quelle che ci si aspetta da questa referenza. A partire dalla vestibilità offerta dal bracciale articolato, dal design identico a quello della versione in oro. Morbido e confortevole, grazie alla struttura piuttosto articolata, ha le maglie ben compatte con i perni di giunzione nascosti e la chiusura pieghevole a farfalla a tre lame. 

Anche qui, la cassa misura 37 mm di diametro con lo spessore molto contenuto di 7,95 mm. La combinazione diametro, spessore e morbidezza del bracciale rende perfetto l’Historiques 222 anche su polsi piccoli, nonostante il peso generoso dell’acciaio si senta tutto. 

La lunetta scanalata, la croce di Malta incisa nell’angolo in basso a destra della cassa, la cassa stessa dalla forma tonneau sono tutti elementi che ritornano nella versione in acciaio dell’Historiques 222. Bello il dettaglio della croce di Malta a contrasto: qui è dorata e spicca sull’acciaio che la circonda, nella referenza del 2022 era argentata per farla emergere dal giallo dell’oro.

Quadrante e calibro

Una menzione speciale merita il quadrante blu mat. Il colore è bello pieno, uniforme, molto contemporaneo, identico a quello di quasi 50 anni fa. Le lancette sono a bastone così come gli indici, allungati, e insieme alla finestra del datario incorniciata a ore 3 offrono un’ottima leggibilità. Lo confermo personalmente, avendolo provato e avendo qualche difficoltà nel mettere a fuoco le scritte da vicino.

A proposito di scritte, proprio come nella referenza in oro giallo, anche qui “Automatic” a ore 6 riporta lo stesso carattere tipografico del 1977. Una riedizione filologica che testimonia quanto l’importanza della reinterpretazione del proprio patrimonio storico stia a cuore a Vacheron Constantin

Per quanto riguarda il calibro, nulla è cambiato rispetto alla referenza in oro. È sempre il 2455/2 di manifattura a carica automatica, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro: 28.800 alternanze/ora, 40 ore circa di autonomia, Punzone di Ginevra. Anche la massa oscillante è sempre la stessa, in oro giallo, personalizzata 222 e con un decoro scanalato che ricorda il design della lunetta.

Historiques 222: oggetto del desiderio

Secondo Christian Selmoni, Style & Heritage Director della Casa, «ripercorrere il passato di Vacheron Constantin significa analizzare gran parte della storia dell’orologeria. Dato che siamo una delle più antiche Maison in attività, abbiamo senz’altro un maggiore dovere della memoria. Lo si è capito fin dal 1755, dunque sentiamo la responsabilità di preservare e perpetuare questa storia per le generazioni future».

In questa frase c’è praticamente tutta la filosofia che ha portato a questa iterazione dell’Historiques 222. Come ho già scritto, era un orologio che appassionati e cultori stavano aspettando come alternativa all’oro giallo per i motivi di cui sopra. Buona cosa che non sia in edizione limitata ma, come tutti i pezzi di pregio dei grandi marchi, in produzione limitata. L’esclusività fa crescere l’attesa, l’attesa aumenta il desiderio: chi ama questo mondo sa quanto forte sia questa leva nel determinare il successo di vendita di un orologio.