Provate a contare. Quanti sono i marchi di orologeria che hanno in collezione almeno una linea dedicata ai subacquei? Numerosi. Quanti di questi marchi hanno un diver che è diventato un loro pilastro e un mito per i professionisti delle profondità marine? Una manciata. A questo ristretto circolo appartiene Citizen con il suo Promaster Diver. Un orologio che ha segnato la storia di questi strumenti professionali fin dalla nascita della collezione Promaster, destinata all’utilizzo in mare ma anche in terra e in aria. Fatto sta che, con il tempo, non solo tra i professionisti ma anche tra gli appassionati, gli esemplari destinati al mare sono diventati i più famosi e ricercati della linea.
Fu il 1989 l’anno di arrivo del marchio Promaster nel portafoglio di Citizen. In precedenza, il Brand giapponese aveva sviluppato diverse serie di orologi che esprimevano i messaggi delle linee Sporté e Citizen Sporting Life. In questo senso, il logo del Promaster era caratterizzato da un disegno a freccia, a significare i concetti di “andare più in alto” e “andare più in profondità” rispetto ai modelli delle collezioni precedenti. Era accompagnato da un motivo testuale basato sulle lettere SS, che stavano per “Sporting Spirit”. Costruiti per soddisfare le esigenze dei professionisti che operavano in ambienti difficili, i Promaster rappresentarono così il culmine dell’impegno centenario di Citizen nel superare le sfide comportate dallo sviluppo di orologi.
Il Promaster Diver e le referenze professionali
Tra i Promaster dedicati al mare che maggiormente hanno guadagnato fama tra i subacquei ricordo la referenza NY0040-09E del 1993, amata per la funzionalità e convenienza. Il modello originale era dotato di un movimento automatico Cal. 8203 e il design era stato influenzato dai feedback ricevuti da Citizen da parte degli appassionati. Da allora ne sono state realizzate diverse varianti, con nuove dimensioni della cassa e nuovi movimenti, tra cui l’Eco-Drive.
Con il crescere dell’esperienza da parte di Citizen in questo segmento, nel 2002 il Brand ha lanciato un diver meccanico per le immersioni in saturazione. Presentava una struttura che impediva l’ingresso dell’elio nella cassa e una lunetta girevole e rimovibile. La struttura ermetica dell’orologio proteggeva i componenti interni dal gas utilizzato durante le immersioni in saturazione. La lunetta asportabile facilitava il lavaggio di sostanze come sale e sabbia che vi si potevano infilare sotto.
Quell’orologio era dunque perfetto per le immersioni in saturazione fino a 100 bar di pressione. Queste e altre caratteristiche lo aiutarono a resistere all’impiego da parte dei professionisti più esigenti. Le parti in titanio erano rifinite con la tecnologia proprietaria di Citizen per l’indurimento delle superfici, chiamata Duratect. Sulla stessa falsariga è il Promaster Eco-Drive Professional Diver 1000m del 2016.
Un occhio alla sostenibilità
Oggi, Citizen arricchisce la linea con tre nuove referenze del Promaster Eco-Drive Diver 300m. Due sono modelli della collezione corrente, il terzo è in edizione limitata. I tre modelli condividono buona parte delle caratteristiche tecniche, a partire dalla cassa in acciaio e di dimensioni ragguardevoli, tipiche di un diver professionale: 46 mm di diametro per 16,3 mm di spessore. Ho avuto la possibilità di indossarli ed effettivamente sia le misure sia l’acciaio si fanno sentire, specialmente su un polso smilzo come il mio.
Non dimentichiamo, però, che sono orologi destinati a essere impiegati sott’acqua, possibilmente sopra una muta. Questo grazie anche all’estensione del cinturino realizzata con un materiale particolare chiamato BeneBiOl, su cui spendo due parole. Creato dalla giapponese Mitsubishi Chemical Group alcuni anni fa, il BeneBiOl è un policarbonato a base di biomassa che può essere utilizzato come materia prima per le resine poliuretaniche. Sostanzialmente, un materiale sostenibile.
Se però nella prima versione – chiamiamola così – del BeneBiOl il contenuto biologico oscillava tra il 20 e il 50%, nelle versioni più aggiornate questa percentuale è superiore all’80%. Inoltre, alcuni dei precedenti prodotti derivati dal petrolio sono stati convertiti in biomassa, consentendo all’azienda di offrire gradi bio per tutti i prodotti della gamma BeneBiOl.
Tre Promaster, due quadranti
Oltre a quanto scritto fino adesso, i tre orologi condividono il movimento Eco-Drive Cal. E365, oltre al fondello a vite. Questo riporta in rilievo il disegno di un casco da palombaro, a ribadire la natura professionale delle referenze. Ciò che distingue la versione in edizione limitata (4.500 pezzi/mondo di cui 600 per l’Italia) dalle altre due è il quadrante blu, per il quale sono stati impiegati i colori strutturati creati dalla Fujifilm Corporation. Si tratta di una tecnologia che utilizza un inchiostro privo di pigmenti, che però riflette la luce creando sfumature simili ai colori del mare. L’orologio fa infatti parte del progetto Unite with Blue, un’iniziativa di Citizen destinata alla salvaguardia degli oceani.
Un orologio, dunque, che fa del bene. E lo fa anche al portafogli, perché l’edizione limitata del Promaster Eco-Drive Diver 300m ha un prezzo al pubblico di 549 euro, che scendono a 499 per le altre due referenze. Del resto, il prezzo accessibile a fronte di un’offerta di alto livello in termini di finiture, materiali e tecnologie è da sempre una caratteristica di Citizen. Un plus che è riconosciuto tanto dai semplici appassionati quanto dalla ricca community di fan del marchio, pronti a commentare ogni nuova uscita con competenza. Per come la vedo io, non credo che avranno grosse difficoltà a trovare punti di forza in queste novità…