No, non siamo gente dai facili entusiasmi. Dopo tanti anni in orologeria, è difficile che qualcosa riesca ancora a stupirci. Eppure, la scorsa settimana a Ginevra, ci siamo ritrovati in varie situazioni a sgranare gli occhi di fronte a certi esemplari, che ci hanno impressionato per le novità costruttive, le soluzioni tecniche e, di conseguenza, l’estetica innovativa. A tal punto da farci dire ogni volta un accorato «woooow…», per motivi diversi. Ecco, qui vogliamo raccontarvi i 7 orologi wow che abbiamo visto durante Watches and Wonders, sia al Salone sia al “Fuorisalone”. In un contesto tutto sommato abbastanza piatto, in cui i pochi expolit erano ancor più evidenti.
Una premessa d’obbligo
Una scelta arbitraria – sia chiaro – e che potrebbe anche non trovarvi d’accordo. Sui gusti non si discute, lo abbiamo scritto fino allo sfinimento e continua a essere vero. Anche perché – ne siamo consapevoli – oltre ai 7 orologi wow riuniti qui sotto, molti altri meriterebbero questo appellativo, fra gli innumerevoli nuovi modelli lanciati dalle centinaia di marchi presenti in città. Che hanno esposto non solo al Palexpo, ma anche a Head, o nelle suite del Beau Rivage, del President Wilson e degli altri 5 stelle, senza dimenticare gli showroom privati di quanti hanno la sede sotto il Jet d’Eau. Una selezione però andava fatta: e questa è la nostra, condivisibile o meno.
Due parole ancora riguardo alla definizione di “7 orologi wow”. Che deriva da quei Wow Watches con cui i giornalisti (soprattutto di moda) da sempre si riferiscono agli esemplari più glamorous, più preziosi o straordinari, quasi sempre irraggiungibili da noi comuni mortali. Il concetto vale anche nel nostro caso: noi però abbiamo dato all’idea una connotazione più tecnica, perché a colpirci c’è sempre, prima di tutto, la meccanica. Poi, è vero, l’etichetta “7 orologi wow” include anche una sfumatura di ironia: che non vuole però essere mancanza di rispetto o irriverenza verso gli oggetti in questione, tutt’altro. Piuttosto un divertito riferimento alla nostra reazione – stupefatta, quasi estasiata, sempre entusiasta – la prima volta che li abbiamo visti.
I 7 orologi wow, secondo noi
Specifichiamo che abbiamo scelto solo orologi da polso: non soltanto perché più “portabili”, più vicini alla nostra sensibilità e ai nostri gusti, ma soprattutto perché la miniaturizzazione dei movimenti/componenti è di per sé un valore aggiunto. Come potete vedere si tratta di esemplari di diverso genere, non riconducibili a una sola categoria: ci sono un paio di ultra-piatti (molto ultra), variazioni sul tema del tourbillon, smalti e automi. Ad accomunarli è proprio il wow, sincero, che ci è sgorgato dal cuore. Sarebbero tutti da raccontare con lunghi approfondimenti, ma qui li possiamo solo elencare, rigorosamente in ordine alfabetico. Per ognuno riportiamo un personalissimo commento – e ovviamente le informazioni tecniche. Eccoli, dunque. Voi fateci sapere cosa ne pensate sui nostri social…
BULGARI Octo Finissimo Ultra Cosc
Cassa (40 mm di lato x 1,7 mm di spessore) in titanio e carburo di tungsteno. Movimento meccanico a carica manuale, calibro Bvl 180 di manifattura (7 richieste di brevetto), ultrapiatto, con 50 ore di autonomia, componenti montati direttamente sul fondello/platina; certificato cronometro dal Cosc. Indicazione di ore e minuti con differenziale, vetro zaffiro, bracciale in titanio con fibbia pieghevole integrata (1,5 mm di spessore). Edizione limitata di 20 esemplari.
Una costruzione reinventata ex-novo. E, una volta indossato, un effetto di leggerezza indescrivibile. Sconvolgente, al di là dei record, perché spinge i limiti “oltre”. E raggiunge traguardi finora impensabili.
CHANEL J12 Atelier Couture Automat Calibre 6
Cassa (38 mm) in ceramica mat ad alta resistenza e oro bianco, impermeabile fino a 5 atm. Movimento meccanico a carica manuale, Calibro 6 di manifattura, con automi, animazione su richiesta. Quadrante in decalque, lunetta e corona in acciaio con diamanti taglio baguette e brillante (3.34 carati in totale), vetro zaffiro (anche sul fondello), bracciale in ceramica. Edizione limitata di 100 esemplari.
È il primo automa realizzato dallo Studio de Création Horlogerie Chanel in un nuovo calibro “in-house”. E ritrae – perfettamente riprodotta – Mademoiselle Coco al lavoro nel suo atelier, un po’ voluttuosa, un po’ divertita.
CYRUS GENÈVE Etheral Twin Orbital Tourbillon
Cassa (44 mm) in oro rosa e titanio grado 5, impermeabile fino a 5 atm. Movimento meccanico a carica manuale, calibro Cyr518-E di manifattura (3 richieste di brevetto), con 3 giorni di autonomia (indicata sul lato fondello), due tourbillon volanti, paralleli e inclinati di 20°, indicazione saltante delle ore su dischi, anch’essi inclinati e paralleli, indicazione dei minuti tramite indice; l’intero sistema compie una rotazione in senso orario in un’ora. Chassis rotante, indicazioni luminescenti, vetro zaffiro (anche sul fondello), cinturino in pelle di alligatore. Edizione limitata di 18 esemplari.
Definirlo “suggestivo” è un eufemismo: si resta letteralmente incantati davanti alla rotazione ininterrotta dei componenti. Arte cinetica allo stato puro, da vedere almeno in video sul sito ufficiale.
HERMES Arceau Duc Attelé
Cassa (43 mm) in titanio grado 5 lucido. Movimento meccanico a carica manuale, calibro H1926 di manifattura, ad alta frequenza, con indicazione dell’autonomia, ripetizione minuti (ponte della suoneria in vetro zaffiro a 3/4, traforato) e dispositivo tourbillon centrale su 3 assi (rotazione della gabbia esterna in 300 secondi, quella intermedia in 60 secondi, quella interna in 25 secondi). Quadrante inferiore guilloché, giro delle ore decentrato e inclinato, vetro zaffiro a cupola, fondello in vetro zaffiro, cinturino in pelle di alligatore (prodotto “in casa”).
Tecnica sopraffina e massima personalizzazione: i timbri hanno la forma della testa di un cavallo, così come il rastrello dei minuti della suoneria, mentre le ruote del movimento sono simili a quelle del calesse del logo.
PIAGET Altiplano Ultimate Concept Tourbillon 150th Anniversary Cassa (41,5mm di diametro x 2 mm di spessore) in lega di cobalto (M64bc) Pvd blu, impermeabile fino a 2 atm. Movimento meccanico a carica manuale, calibro 970P-Uc di manifattura, con 40 ore di autonomia, componenti montati direttamente sul fondello/platina, dispositivo tourbillon a un minuto, piccoli secondi sulla gabbia. Indicazione decentrata di ore e minuti, vetro zaffiro, fondello con mini-oblò in vetro zaffiro, cinturino in pelle.
Dimenticatevi i tourbillon sferici, carpiati, bi o triassiali. Questo è un inedito tourbillon piatto, così sottile (2 mm) da sembrare bidimensionale. Lo sviluppo dell’esemplare del 2018. Davvero impressionante…
ROGER DUBUIS Orbis in Machina Central Monotourbillon Cassa (45 mm) in oro rosa, impermeabile fino a 10 bar. Movimento meccanico a carica manuale, calibro Rd115 di manifattura, scheletrato, con 3 giorni di autonomia, dispositivo tourbillon centrale a un minuto (con gabbia in titanio e cromo-cobalto). Quadrante multilivello, indicazione di ore e minuti su disco, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in pelle. Edizione limitata di 88 esemplari, in vendita esclusivamente nelle boutique monomarca.
Simmetrico, ipnotico, spettacolare. La modernità fatta tourbillon, almeno visto dal lato quadrante. Ma, quando lo si gira dal lato fondello, la meccanica rivela la migliore tradizione del Poinçon de Genève. E superbe finiture.
VAN CLEEF & ARPELS Lady Arpels Cadrans Extraordinaire Jour Enchanté Cassa (41 mm) in oro bianco. Movimento meccanico a carica manuale. Quadrante con intarsi di turchese, sole in oro giallo, zaffiri gialli, granati spessartiti, diamanti, mini-scultura in oro bianco, foglie e fiori in smalto façonné e plique-à-jour; indicazione decentrata di ore e minuti, lunetta con diamanti, vetro zaffiro, fondello inciso; cinturino in pelle di alligatore, intercambiabile (in vendita con un secondo cinturino, a scelta). Edizione limitata di 8 esemplari.
Guardare il quadrante, incredibilmente profondo per la sovrapposizione di elementi, è come immergersi in un mondo fatato, in miniatura. Ma lo smalto incastonato di diamanti – mai visto prima – è un’autentica follia.