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Frederique Constant e l’incanto delle pietre dure

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Quello di Frederique Constant è un caso industriale bello e interessante. Considerate i tempi dell’orologeria, dove le grandi maison hanno alle spalle storie pluricentenarie. Poi prendete Frederique Constant, un marchio che in poco più di 35 anni ha guadagnato una posizione di prestigio tanto nell’orologeria di media gamma quanto nell’alto di gamma: vi troverete di fronte, se il paragone vi convince, un ragazzino in un mondo di nonni. Ma un ragazzino prodigio.

La capacità di bruciare le tappe della manifattura ginevrina si rivela in modelli come il Classic Tourbillon Manufacture e il Classic Moonphase Date Manufacture. Due cavalli di battaglia del savoir-faire del Brand, oggetto di questo articolo nelle loro ultime, preziose versioni con quadranti in avventurina e in malachite. Ma la perizia tecnica e artigianale necessaria per creare questi orologi, caratterizzati da quadranti in pietre dure, non sarebbe stata raggiunta da Frederique Constant senza una solida base di modelli di media gamma che ha preso forma in anni di ricerca e sviluppo. 

Essa costituisce oggi il core business di un’azienda capace però di elevarsi fino a vette notevoli, sia come tecnica sia come estetica. Un esempio ve lo avevamo già raccontato un annetto fa: il Classic Tourbillon Manufacture con quadrante in meteorite. Quest’anno, lo stesso modello è proposto con il quadrante in avventurina, affiancato dal Classic Moonphase Date con quadrante in malachite. Un lavoro importante e artigianale con le pietre dure che è anche una prova d’artista. Non è difficile capire perché.

La perizia per le pietre dure

Lavorare le pietre dure non è una passeggiata. Tanto per dare un’idea dei materiali, l’avventurina blu è un minerale di biossido di silicio della famiglia dei quarzi. Il colore deriva da piccole inclusioni di rame e di dumortierite, un minerale che si forma in rocce metamorfiche ricche di alluminio, ad alte temperature dopo un lento raffreddamento. Il nome viene dall’italiano “a ventura”, a indicare le scagliette micacee distribuite “a caso” sulla superficie della pietra; un parallelo con il nome dato al vetro che un artigiano veneziano del ‘700 ottenne facendo cadere per errore della limatura di rame nella pasta vetraria.

La pietra avventurina è un materiale duro, pari a 7 sulla scala di Mohs, che misura la durezza dei minerali e va da 1 a 10. Non è dunque facile da lavorare in lastre sottili, necessarie per la creazione dei quadranti: più sono sottili, più il rischio di spezzarle è alto. Una situazione che vale ancora di più per la malachite, il cui nome deriva dal greco Μολοχίτης (verde malva) e che non appartiene alla famiglia dei quarzi ma è un minerale di rame della classe dei carbonati. Essa è infatti meno dura dell’avventurina (3,5-4 Mohs) e quindi ancor più delicata se lavorata in lastre sottili e in piccole dimensioni.

Comprensibile dunque che per il Classic Tourbillon Manufacture Avventurina e il Classic Moonphase Date Manufacture Malachite Frederique Constant abbia sviluppato le migliori capacità artigianali. Con il risultato non indifferente di creare due linee i cui orologi (in serie limitata, 36 per ciascuna di esse) sono in sostanza tutti dei pezzi unici, date le caratteristiche irripetibili di ciascuna lastra di materiale che costituisce il quadrante.

Il Classic di Frederique Constant incontra l’avventurina

Venendo ai due orologi protagonisti di queste righe, parto dal Classic Tourbillon Manufacture Avventurina. Oltre al quadrante, ciò che lo rende un pezzo di alta orologeria è il tourbillon, il cuore del calibro FC-980 che lo anima. Un movimento del quale ho scritto in un articolo dell’ottobre scorso, cui vi rimando per le caratteristiche e i dettagli tecnici. Ricordo solo che la gabbia del tourbillon, composta da 81 elementi, compie una rotazione completa su sé stessa in un minuto.

La cassa è quella classica, tonda del Classic Manufacture, misura 39 mm di diametro e ha uno spessore piuttosto contenuto, 10,99 mm. È in oro bianco ed è completamente lucidata a specchio, una lavorazione che rende l’orologio ancora più pregiato, se possibile. Tipica della collezione è anche la corona oversize, a cipolla, con una zigrinatura molto pronunciata che la lavorazione lucida riesce a rendere elegante. Bel dettaglio.

A ogni movimento del polso il quadrante in avventurina blu si accende di riflessi di luce, la quale colpisce le pagliuzze della pietra in ogni direzione e in ogni direzione viene poi diffusa. I giochi luminosi sono accentuati dagli indici applicati e allungati, le cui sfaccettature derivate dal taglio diamante fanno anch’esse da specchi riflettenti. Stesso discorso per le eleganti lancette di ore e minuti lucidate a mano. Come nelle altre referenze del Classic Tourbillon Manufacture, anche qui l’a finestra’apertura del tourbillon campeggia, ampia e ben visibile, a ore 6.

Frederique Constant e la malachite: incontro di unicità

Se nel Classic Tourbillon Manufacture Avventurina il calibro FC-980 ha mantenuto le stesse caratteristiche di quello incassato nelle altre referenze della linea, il calibro FC-716 che anima il Classic Moonphase Date Manufacture Malachite ha avuto un notevole incremento di prestazioni rispetto a quelli inseriti nelle altre referenze della collezione. Ha un’autonomia quasi raddoppiata, passando da 38 a 72 ore, grazie a un bariletto dedicato la cui architettura ha comportato la modifica di tutti i ponti del movimento. Nonostante ciò, le dimensioni originali della famiglia di calibri sono rimaste invariate.

Un risultato notevole, che ha consentito di utilizzare la cassa del Classic Manufacture, anch’essa in oro bianco e lucida ma in questo caso da 40 mm di diametro e 12,4 mm di spessore. È leggermente meno sottile del tourbillon per la presenza del disco delle fasi lunari, che è visibile dall’apertura bilobata sul quadrante a ore 6, circondata dal contatore con il disco del datario. La Luna è di colore argento e si accorda alla cassa in oro bianco; lo sfondo del cielo stellato è grigio-verde, in tinta con la malachite del quadrante.

Personalmente è un quadrante che apprezzo molto. Gli artigiani di Frederique Constant hanno scelto di mantenere le striature della malachite orizzontali, in modo da rendere l’estetica complessiva molto equilibrata. Le striature del quadrante proseguono anche all’interno del contatore della data e delle fasi lunari, a conferma del fatto che il lavoro di taglio è svolto su un unico pezzo di minerale. Indici applicati e lancette sono come quelli del tourbillon in avventurina; ciò che cambia, qui, è l’aggiunta della minuteria, realizzata secondo una tradizionale tipologia chemin de fer, che riecheggia i canoni del secolo scorso.

In conclusione

Nel lasciarvi alle didascalie per ulteriori dettagli, immagino che ora abbiate capito la premessa di questo articolo. Frederique Constant sa creare allo stesso modo orologi per quasi tutti e orologi per pochi. Pezzi in grado di far sognare, altri capaci di essere compagni di polso quotidiani. Senza i secondi non potrebbero esserci i primi, senza i primi la manifattura di Ginevra sarebbe solo una delle tante. E mi sento di dire che non è ciò a cui ambiscono i fondatori, Aletta e Peter Stas, bravi nel mantenere l’obiettivo di offrire un’orologeria di lusso Swiss Made a un prezzo giusto. Il Classic Tourbillon Manufacture Avventurina e il Classic Moonphase Date Manufacture Malachite sono lì a dimostrarlo.