Le attività umane in genere – si sa – sono spesso terreno di incontro fra i produttori di orologi e il loro pubblico. Non a caso, sport, nautica e automotive sono spesso al centro della nostra narrazione, al pari dell’aviazione civile e militare. La quale, quando si è trattato di movimenti e complicazioni di supporto ai piloti, ha portato di frequente a Breitling.
Consolidando una partnership commerciale iniziata nel 1984, la Casa di Grenchen ha appena presentato un nuovo orologio dedicato alla Pattuglia acrobatica nazionale italiana: il Breitling Avenger B01 Frecce Tricolori – o, per usare il nome completo, Avenger B01 Chronograph 42 Frecce Tricolori. Un’edizione speciale dotata di movimento cronografico di manifattura e che va a coincidere con il 140° anniversario della Maison elvetica.
“In volo” da una collezione all’altra
Il legame tra le Frecce Tricolori e Breitling non si è però materializzato, sin dagli esordi, in esemplari della collezione Avenger. Che – nata nel 2001 e attualmente composta da 25 referenze, tra cronografi e “solo tempo” – può fregiarsene solo a partire dall’oggetto del nostro articolo (ossia la referenza SB01462A1L1X1). Già, perché ad aver ospitato il logo e i colori del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico – questa la denominazione ufficiale della celebre squadra aerea italiana – sono stati finora solo modelli della collezione Chronomat, rilanciata 5 anni fa e che ora conta oltre 120 varianti in catalogo.
Del resto, Chronomat è un nome importante per Breitling, fin da quando ha rappresentato, negli anni Ottanta, la rinascita del Brand dopo gli anni bui della crisi del quarzo. Ricordo benissimo che, in quel decennio e nel successivo, nel nostro Paese ci fu una vera e propria mania per i cronografi dell’Azienda svizzera. Grazie anche all’ottimo lavoro di comunicazione e diffusione del Marchio portato avanti dall’allora importatore italiano, la Tradema di Gino Macaluso, chi poteva permettersi di acquistare un orologio di lusso, optava spesso per un Breitling. Oltretutto la Tradema siglò accordi con le Forze armate italiane per la produzione e la distribuzione di esemplari dedicati a vari corpi militari e specifici reggimenti, dalla Folgore all’Arma dei Carabinieri.
Il primo Breitling per le Frecce Tricolori risale 1983. Disegnato insieme ai piloti stessi della Pattuglia acrobatica nazionale, era il precursore del Chronomat uscito l’anno successivo, in occasione del centenario del Marchio fondato da Léon Breitling. Mentre l’ultimo della collezione è datato 2020: lo potete vedere in quest’articolo uscito in epoca Covid. Si chiamava proprio Chronomat B01 42 Frecce Tricolori Limited Edition e rimandava per caratteristiche al modello originario. Oggi invece le Frecce Tricolori migrano appunto su un modello della collezione Avenger. Un’operazione spiazzante, per certi versi, ma attuata sul filo della continuità più di quanto non si pensi. Perché, come la collezione Chronomat, anche l’Avenger è in grado di offrire prestigio e qualità. E l’orologio è equipaggiato dallo stesso movimento di manifattura del precedente.
Materiali e personalizzazione
Anche se le descrizioni dettagliate del nuovo Breitling Avenger B01 Frecce Tricolori sono affidate alle immagini e alle didascalie qui sopra, vale la pena di sottolineare alcune peculiarità. A iniziare dalla realizzazione, che vede ceramica e titanio a farla da padrone. La prima è utilizzata per la cassa da 42 mm di diametro e per la lunetta girevole unidirezionale, mentre la lega metallica è impiegata per la corona, i pulsanti cronografici, il fondello fissato con sei viti e la fibbia pieghevole. Due materiali di pregio, leggeri ma resistenti, chiaramente derivati dall’industria aeronautica.
Il quadrante è verde opaco, in una sfumatura ricorrente nelle creazioni Breitling ma che appare qui per la prima volta nella serie Avenger. Le lancette a bastone e gli indici applicati sono riempiti di abbondante materiale luminescente, come tradizione aeronautica vuole. Il contatore dei piccoli secondi, a ore 9, sfoggia il logo delle Frecce Tricolori. La lunetta nera, unidirezionale, esibisce, a ore 3, 6, 9 e 12, i famosi “cavalieri”, tratto distintivo del Marchio. Elementi, va ricordato, che non hanno solo funzione estetica, ma che facilitano la rotazione della lunetta quando si opera con i guanti da pilota.
Sul retro, il bel movimento di manifattura Breitling B01 è visibile grazie al fondello in vetro zaffiro. Che consente di apprezzare l’architettura dei componenti e la massa oscillante traforata, sulla quale campeggiano le scritte “Breitling” e “Chronomètre Officiellement Certifié”. Sul bordo in metallo è incisa la dicitura “Frecce Tricolori” ed è riportato anche il dato di resistenza all’acqua, garantita fino a 30 atmosfere.
Il celebre calibro B01
Il calibro B01 che dà vita al Breitling Avenger B01 Frecce Tricolori ne accresce il valore. Lanciato nel 2009, quindi non recentissimo, è stato il primo movimento di Breitling realizzato completamente “in-house”. Se prima di introdurlo la Casa svizzera si affidava a movimenti di fornitura, con il B01 assumeva il pieno controllo dei propri calibri e, di conseguenza, degli orologi che di lì in avanti avrebbe consegnato ai clienti.
Il Breitling B01 è infatti un calibro cronografico a carica automatica di pregevole fattura, non solo per il fatto di affidarsi a una ruota a colonne che migliora la precisione delle misurazioni, ma anche per l’intera costruzione. Alla certificazione COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres, che ne attesta la precisione cronometrica), aggiunge una costruzione basata su 45 rubini per la massima durata nel tempo.
La frequenza di funzionamento di 4 Hz, in termini di risoluzione temporale si traduce in 28.800 alternanze l’ora. E permette al cronografo di misurare fino all’ottavo di secondo. Il che significa garantire alla piccola sfera dei secondi continui e alla lancetta centrale dei secondi cronografici un avanzamento fluido e, apparentemente, privo di scatti. Se osservate il réhaut di colore nero e gli indici dei secondi su di esso stampati, noterete appunto anche la sottoscala degli ottavi di secondo.
Conclusioni sul Breitling Avenger B01 Frecce Tricolori
Sebbene il Breitling Avenger B01 Frecce Tricolori nasca, come gli altri modelli che lo hanno preceduto, per onorare la storia della Pattuglia acrobatica nazionale, resta un cronografo da indossare facilmente nella vita di ogni giorno. Le soluzioni tecniche tipiche del settore aeronautico che si riscontrano nella costruzione gli danno un valore aggiunto. Oltre a vantare un valore collezionistico, può contare su un movimento di manifattura ampiamente rodato e su materiali di pregio, che ne accrescono la ricercatezza. Tutto questo, a mio avviso, giustifica ampiamente il prezzo di 9.350 euro. Chi fosse interessato lo può già trovare in vendita online, sull’e-commerce di Breitling, o presso i rivenditori autorizzati.