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Type XX Chronographe 2075: due flyback per i 250 anni di Breguet

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Il 2025 è un anno di importanti novità per Breguet. È l’anno del 250° anniversario della Casa che – prima a Parigi con il Classique Souscription, poi a Shanghai con il Tradition Seconde Rétrograde 7035 – amplia il catalogo con modelli celebrativi, pensati per ripercorrere le principali tappe della propria storia. Il terzo lancio, quello di giugno, si è tenuto a New York e ha introdotto due varianti del nuovo Breguet Type XX Chronographe 2075 – quinta generazione dell’omonima linea nata nei primi anni ‘50. Entrambi cronografi con funzione flyback, si ispirano fortemente alla collezione del 2023, apportando novità inerenti i materiali impiegati, i calibri e i diametri della cassa. Le due nuove referenze si distinguono nei quadranti, nel contatore dei minuti cronografici posto a ore 3 e, anche se di poco, nel movimento meccanico a carica manuale.

Breguet e il volo, un rapporto non soltanto commerciale

Tutt’e due gli orologi sono di chiara ispirazione aeronautica. D’altronde, il legame dell’azienda svizzera con il volo aereo è noto – e non è solo di tipo commerciale. Come Abraham-Louis Breguet ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle lancette, suo nipote Louis Charles Breguet (1880/1955) lo ha fatto nel settore dell’aviazione. Ingegnere aeronautico, fondò nel 1911 la Breguet Aviation, azienda dalla quale uscirono biblani e monoplani d’avanguardia: uno dei quali era il Breguet 19, bombardiere da ricognizione utilizzato per voli a lunga distanza.

Tant’è che due aviatori francesi – Dieudonné Costes e Maurice Bellonte – nel 1930 se ne servirono per attraversare l’Atlantico ed effettuare la tratta Parigi-New York senza scalo. Un’impresa in risposta alla traversata in solitario di Charles Lindbergh di tre anni prima sulla stessa rotta ma in direzione opposta. Tenetelo a mente perché ne riparleremo dopo.

Per darvi un’idea della capacità produttiva di quell’azienda, sappiate che la Breguet Aviation costruì per l’aviazione francese, durante la Prima Guerra Mondiale, circa 55mila velivoli. E fu per la stessa aviazione che, nei primi anni ’50, Breguet propose i Type XX. I quali, attraverso quattro successive generazioni (gli anni di presentazione sono stati rispettivamente il 1971, il 1995 e il 2023) ci portano ai nostri giorni. E ai due esemplari oggetto di questo articolo, che adesso vi descrivo un po’ più nel dettaglio.

L’estetica dei Type XX Chronographe 2075

Il primo dei due nuovi orologi, la referenza 2075BH/99/398, ricorda assai da vicino il Type XX del 1955. Ha il quadrante nero in alluminio anodizzato, o meglio in Duralluminio, una lega di alluminio temprata. Segni particolari: il contatore dei 15 minuti cronografici al 3 più grande di quello dei secondi al 9 e la relativa lancetta a foglia. Personalmente trovo che il quadrante “big-eye” dei 15 minuti con la lancetta dalla forma differente rappresentino elementi estetici molto efficaci.

Il secondo orologio, la referenza 2075BH/G9/398, è in edizione limitata a 250 esemplari (numerati sulla lunetta posteriore). Esibisce un quadrante in argento spazzolato, con contatori dei piccoli secondi e dei 30 minuti cronografici (anziché 15) simmetrici e di uguali dimensioni. A ore 6 si legge la scritta in corsivo retour en vol che ne sottolinea la funzione specifica, mentre la scala tachimetrica sul réhaut rimanda al calcolo della velocità.

Tutt’e due gli esemplari vantano cassa, pulsanti, lancette e fibbia ad ardiglione in oro Breguet: una lega d’oro a 18 carati che la Casa de L’Abbaye ha sviluppato apposta per celebrare i 250 anni dalla fondazione. Oltre all’elemento chimico oro, presente per il 75%, l’oro Breguet contiene anche argento, rame e palladio. Ne deriva una lucentezza e una colorazione metallica unica.

E tutt’e due hanno poi la cassa di 38,5 mm di diametro, a conferma della tendenza degli ultimi tempi a contenerne l’ampiezza. A giovare di questa caratteristica non saranno solo gli uomini dal polso sottile, ma anche quelle signore attratte dai cronografi in stile militare. La corona non è avvitata e questo spiega la limitata impermeabilità all’acqua: 5 bar per tutt’e due i modelli. Per approfondire gli aspetti estetici e costruttivi, vi suggerisco di leggere le didascalie a corredo della galleria di immagini soprastante.

Il Breguet Type XX Chronographe 2075 e i calibri 7279 e 7278

E siamo ai due calibri alloggiati all’interno della cassa, il cui spessore è in ambedue i casi di 13,2 mm. I movimenti derivano dal Breguet 728 del 2023 e differiscono fra loro di un solo componente. Il calibro 7279 dell’esemplare con quadrante nero conta 258 componenti, il calibro 7278 di quello con quadrante argento 257. Che evidentemente riguarda il diverso conteggio dei contatore dei minuti crono.

Nell’aspetto sono pressoché identici: tutt’e due sfoggiano, attraverso il vetro zaffiro sul fondello, decorazioni e incisioni realizzate a mano nei laboratori della Manifattura. Si tratta, per essere precisi, del bombardiere da ricognizione Breguet 19 cui accennavo prima, del percorso di volo seguito nell’andare dall’Europa all’America, e di parte delle coste dei due continenti. In quanto ad artigianalità e capacità creative, Breguet ha ben poco da imparare.

Come ho già fatto notare nell’introduzione, i due calibri sono a carica manuale: il che, secondo me, ne accresce il fascino. E tutt’e due dispongono della funzione flyback che per un orologio nato per gli aviatori è, anzi era più di mezzo secolo fa, una complicazione irrinunciabile. Basata su una ruota a colonne (visibile osservando il movimento lato fondello), la funzione flyback permette di azzerare il cronografo e farlo ripartire istantaneamente premendo il pulsante a ore 4.

Una complicazione assai raffinata e di non facile realizzazione, ma di effettiva utilità. Permette, nel caso in cui debbano essere misurati intervalli di tempo parziali in serie, di non fermare, azzerare e far ripartire il cronografo per pressioni successive dei due pulsanti. Chiudo con un riferimento alla (alta) frequenza di funzionamento: 5 Hz, pari a 36.000 alternanze l’ora. Una soluzione tecnica che assicura un movimento estremamente fluido alle lancette dei secondi e una precisione cronografica superiore.

Conclusioni e prezzi

Non sappiamo cos’altro ci riserverà il 2025 di Breguet. Finora abbiamo assistito al lancio di modelli di pregio indiscutibile, in grado di coniugare storia, tradizione e capacità di rivisitare entrambe in chiave attuale. I due Breguet Type XX Chronographe 2075, grazie all’uso di materiali “nobili” (l’oro Breguet, l’alluminio e l’argento) e di calibri dotati della complicazione flyback, sono un’ulteriore conferma.

I prezzi sono quindi allineati al blasone, alla qualità delle lavorazioni artigianali, al prestigio che la collezione Type XX mantiene invariato da 70 anni. Cioè 43.400 euro per il Type XX Chronographe 2075 con quadrante nero; 45.200 euro per il Type XX Chronographe 2075 con quadrante argento. Il lieve incremento di prezzo che si riscontra in quest’ultimo è ampiamente giustificato sia dal diverso materiale del quadrante sia dal valore collezionistico che l’orologio in tiratura limitata può assumere nel tempo.