La prima cosa che abbiamo pensato io e altri colleghi quando, a Watches & Wonders, Guido Terreni ha iniziato la presentazione del Tonda PF GMT Rattrapante proiettandone l’immagine sulla lavagna luminosa è stata: «Dove diavolo sono i contatori del cronografo?».
La seconda cosa che ho pensato io (non so gli altri…), quando il Ceo di Parmigiani Fleurier ci ha spiegato che l’orologio è “solo” un GMT, è stata che, forse, noi giornalisti di settore non siamo una banda di scemi ma solo persone troppo condizionate dagli stereotipi. Perché senti “rattrapante” e pensi subito a un cronografo. E chi lo ha detto?
Il disorientamento che ci ha preso di fronte al Tonda PF GMT Rattrapante è la prova provata della bontà del lavoro che Terreni sta svolgendo in tandem con Michel Parmigiani. Se una delle lamentele che più spesso escono dalle bocche dei soloni dell’alta orologeria è che i marchi hanno perso la fantasia, che nascondono dietro ai pezzi “heritage” una drammatica mancanza di idee nuove, questo orologio va nella direzione opposta. Cerchiamo di capire insieme perché.
Tonda PF GMT Rattrapante: l’inattesa complicazione
Che cosa sia il Tonda PF GMT Rattrapante lo dice il nome stesso: un orologio GMT con funzione rattrapante. Bene, e come potrebbe funzionare? Che cosa fa nel concreto? Una volta compreso, vedremo che lavora in un modo così evidente e naturale che è difficile capire come mai non esistesse già prima che ci pensasse Parmigiani Fleurier.
Intanto, su che cosa si intenda per funzione rattrapante, tipica appunto dei cronografi, non ho intenzione di spendere parole: chi non lo sa, legga questo pezzo del maestro Veroni e tutto sarà chiaro. Poi, tanto per proseguire, il Tonda PF GMT Rattrapante è tutto ciò che è il Tonda PF Micro Rotor, di cui ho già scritto qui. Ha lo stesso splendido bracciale, la caratteristica lunetta zigrinata in platino e il delicato motivo guilloché sul quadrante. Tutti dettagli su cui torno nelle didascalie. Ma è altro ancora.
Come ha fatto dunque Parmigiani Fleurier a traslare la funzione rattrapante su un GMT? Usando quello che è il tratto distintivo del marchio: la semplicità. Semplicità estetica e semplicità di utilizzo. Dove semplicità non significa banalità ma capacità di ridurre forma e funzione all’essenziale, a beneficio di chi indossa ogni giorno l’orologio.
Tutto parte da un pulsante
Forma e funzione che sono sintetizzate dal pulsante a ore 8. Non esagero se dico che vale da solo il prezzo dell’orologio, semplicemente per il design eccezionale. Ha la stessa forma dei pulsanti del cronografo Tonda PF e sporge dall’ansa come se fosse una sua estensione naturale. Il profilo è quello dell’ansa, solo un po’ più piccolo in scala, il che lo rende parte integrante della cassa.
Nella maggior parte dei casi, negli orologi con pulsanti integrati questi vengono nascosti dal design, mentre nel Tonda PF GMT Rattrapante il pulsante non è celato ma esaltato dalla forma e dalla particolare posizione.
Perché è importante questo pulsante? Perché premendolo accade la magia: a ogni pressione, la lancetta delle ore, in oro rodiato, si sposta di un’ora in avanti in modo da impostare l’ora locale nella posizione attuale di chi indossa l’orologio. Così si rivela un’altra lancetta delle ore, nascosta sotto alla prima e identica a questa in forma e dimensioni ma non in materiale (è in oro rosa), che mostra l’ora di casa. Quindi, se ci si trova a casa rimane visibile una sola lancetta delle ore, perché ora locale e ora di casa coincidono.
Altri orologi GMT di solito hanno lancette per l’ora di casa piuttosto appariscenti, e questo potrebbe essere appropriato. Ma che cosa succede se ci si trova a casa o, comunque, nel proprio fuso orario locale? Accade che la lancetta GMT diventa inutile e ingombrante perché indica lo stesso orario della normale lancetta delle ore. Ecco quindi che la soluzione ideata da Parmigiani Fleurier incarna l’intero concetto di questo orologio e della filosofia produttiva del marchio: non mostrare ciò che non è necessario.
Tutto finisce in un pulsante
E quindi, la funzione rattrapante? C’è un altro pulsante in oro rosa integrato nella corona; quando lo si preme, la lancetta GMT dell’ora locale salta sopra alla lancetta dell’ora di casa per nasconderla nuovamente. Si potrebbe ottenere lo stesso risultato premendo ripetutamente il pulsante a ore 8, ma a che cosa sarebbe servito lo sforzo tecnico e creativo di portare la funzione rattrapante in un GMT?
I pignolini si aspetterebbero che il pulsante in oro rosa facesse muovere la lancetta in oro rosa. E invece no, perché come ha spiegato Terreni durante la presentazione a Ginevra, la scelta di questo materiale per la lancetta dell’ora di casa non è casuale: l’ora di casa ricorda il tempo in famiglia, il più prezioso, e tale dev’essere anche il metallo che lo rappresenta. Così come di quel metallo è fatto il pulsante che ti consente di correre più velocemente a goderti quel tempo.
Da un punto di vista tecnico, questa intelligente interpretazione della funzione GMT è resa possibile da un meccanismo che dispone in modo coassiale una ruota delle 12 ore e una camma a forma di cuore, in modo da attivare la funzione di azzeramento proprio come in un cronografo. Una soluzione tecnica così ovvia che nessuno, da che mi risulta, l’ha mai usata prima.
Il calibro del Tonda PF GMT Rattrapante
A proposito di tecnica, se si prende l’orologio e lo si guarda dal lato posteriore si vede qualcosa di vagamente familiare. Il calibro Parmigiani PF051 che muove il Tonda PF GMT Rattrapante è il PF702 con un modulo per la funzionalità aggiunta. Il PF702 è a sua volta la versione senza data del PF703, che si trova nel Tonda PF Micro Rotor, con una differenza evidente: il materiale del micro-rotore, che qui è in oro rosa anziché in platino.
Il prezzo dell’oro attualmente è più alto di quello del platino e questa modifica aumenta anche il valore del movimento e il prezzo dell’orologio, venduto a 26mila franchi svizzeri. Ma la scelta di utilizzare l’oro rosa per il micro-rotore ha anche una motivazione estetica, perché lo armonizza alle parti più evidenti dell’orologio realizzate con questo materiale: la lancetta dell’ora locale e il pulsante della funzione rattrapante.
Il calibro PF051 ha una frequenza di 21.600 alternanze/ora e un’autonomia consueta di 48 ore. Il suo spessore di 4,93 mm non incide in modo drammatico sui 10,7 mm di spessore della cassa, che ha un diametro di 40 mm. Mantenere uno spessore limitato rispetto ai 7,8 mm del Tonda PF Micro Rotor non è stato facile, perché la funzione addizionale è posta al centro del movimento. Essere rimasti sotto agli 11 mm è un signor risultato.
Un orologio di carattere
Detto questo, la collezione Tonda PF cui appartiene il GMT Rattrapante si distingue per la spiccata personalità, che trae la sua originalità da una silhouette slanciata e da un mix di codici distintivi di Parmigiani Fleurier. Parlo della lunetta zigrinata, delle anse a forma di goccia, del bracciale integrato, del quadrante lavorato a guilloché grain d’orge con indici dorati corti applicati e delle lancette scheletrate a forma di delta.
Un orologio come questo non poteva che appartenere a una collezione della quale mantiene tutti i canoni di raffinatezza stilistica e semplicità. A partire dal bell’effetto visivo della lavorazione guilloché del quadrante color “Milano blue”, dal quale è scomparsa anche la finestra del datario. Io, lo sapete, sono un sostenitore degli orologi senza data, complicazione che ammetto su un ore del mondo o su un GMT, per motivi comprensibili. Il fatto che Parmigiani l’abbia fatta sparire anche dal suo GMT, forse significa che a Fleurier sono più integralisti del sottoscritto.
Il logo del marchio, a ore 12, è applicato e composto da due parti, l’ovale esterno e le lettere PF centrali, come nel Tonda PF Micro-Rotor. Una lavorazione che dice tutto dell’attenzione maniacale alla perfezione del dettaglio che Guido Terreni e il suo team portano ogni giorno in manifattura.
Parola a Terreni
Direi quindi che non mi rimane molto da aggiungere su questo orologio, se non rimandarvi alle didascalie per qualche informazione in più. E infatti preferisco che sia Guido Terreni in persona a chiudere l’articolo, con alcune sue parole sul Tonda PF GMT Rattrapante che trovate in questa recentissima intervista.
«L’eleganza chiama a fare delle scelte: via il datario. Non è elegante avere una data che cambia non all’ora del viaggiatore. Quando non si viaggia, non è elegante avere un buco nel quadrante che mi indica se è giorno o notte. Via l’indicazione night&day. Ritengo non necessario avere una funzione descrittiva del genere, quando si sa che se si viaggia verso est il fuso orario di casa è in anticipo, mentre se si viaggia verso ovest, casa è in ritardo. Un piccolo esercizio che vale la pena di pagare per avere un quadrante integro e puro. Tecnicamente non sarebbe stato complesso inserire questa indicazione, ma volutamente non l’abbiamo fatto. Ha vinto la bellezza sulla funzionalità fine a sé stessa». Semplice e lineare, come l’orologio.