Attualità

Tissot Le Locle 20th Edition: alle radici del futuro

{"autoplay":"false","autoplay_speed":"3000","speed":"300","arrows":"true","dots":"true","loop":"true","nav_slide_column":5}
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image

La storia di Tissot potrebbe cominciare come cominciano le favole: “C’era una volta, in un paese incantato…”. Nel caso del Marchio svizzero, il paese è Le Locle, poco più di 10mila anime a una manciata di chilometri da Neuchâtel. Un borgo storico cui è legato in modo così forte da dare il nome alla collezione Tissot Le Locle, che nel 2023 ha compiuto 20 anni.

Un compleanno giovane in un’annata generosa di ricorrenze, da Rolex a TAG Heuer; un traguardo che la Maison svizzera ha voluto festeggiare con la collezione Tissot Le Locle rinnovata nella tradizione. Un lancio di prodotto coerente con un 2023 in cui Tissot è tornata a celebrare la propria storia e la propria maestria. Un attimo e ci arriviamo.

Destinazione Le Locle

Prima vediamo da vicino che significato ha il borgo svizzero nella storia della marca. Perché dire Tissot Le Locle è un po’ come dire Ferrari Maranello, se mi consentite il parallelo. Ossia un marchio che è talmente unito al territorio in cui ha le proprie radici da assumerne anche il nome. Perché Le Locle e lancette sono unite da una storia che dura almeno dal XVII secolo.

Sono di quel periodo le prime testimonianze di una produzione orologiera nel villaggio. Secoli in cui gli artigiani, nelle lunghe sere invernali, chiusi in casa da muri di neve, creavano piccole meraviglie meccaniche che non di rado vendevano fuori dai confini del paese durante la bella stagione. Ben prima dell’anno del Signore 1853, quando Charles-Félicien Tissot e suo figlio Charles-Emile aprirono un laboratorio di assemblaggio che divenne in breve tempo una fabbrica.

Poco più di 50 anni dopo, la sede dell’azienda si sarebbe trasferita nella strada Chemin des Tourelles, che avrebbe dato il nome a un’altra collezione dal forte sapore storico-geografico. Ma questa è un’altra storia, torniamo al nuovo Tissot Le Locle.

Tissot Le Locle per lei e per lui

Per rinnovare la collezione, il Brand punta sul Tissot Le Locle20th Edition, definito come “il punto d’incontro fra tradizione e modernità”. In effetti, a un primo sguardo, il mix tra presente, passato e futuro è piuttosto evidente, soprattutto nell’estetica dell’orologio. Un’estetica fedele a quella che ben conosciamo in questa linea, ma aggiornata con alcuni dettagli preziosi che alzano di livello delle nuove referenze.

Intanto comincio con il dire che anche per questa edizione speciale il Marchio ha pensato all’uomo e alla donna. La linea Le Locle ha da sempre referenze disegnate per entrambi i sessi e il Tissot Le Locle20th Edition non fa eccezione. Le differenze stanno in alcune finiture e nella dimensione di cassa, che va dai 39 mm del maschile ai 29 mm del femminile.

Rispetto agli orologi della collezione corrente, entrambe le referenze hanno alcune peculiarità che le differenziano e che giustificano la scelta del Brand di fare del Tissot Le Locle20th Edition un’edizione particolare, destinata a celebrare un traguardo importante.

Il lavoro sul quadrante

Parto dalla donna, non per cavalleria ma perché la referenza per lei ha qualche spunto interessante da raccontare, in particolare sul quadrante. È infatti strutturato in tre parti: una centrale, una fascia con gli indici delle ore, una esterna con il giro della minuteria. Sia quest’ultima sia quella centrale si distinguono per la lavorazione a Clous de Paris che è tipica della collezione Tissot Le Locle. Un richiamo che dà omogeneità alla costruzione del quadrante.

La fascia con gli indici, con una finitura satinata, non interrompe questa omogeneità ma la completa. Gli indici a ore 3, 6, 9 e 12 sono in numeri romani, con cifre applicate distinte da un lettering molto elegante. Sono azzurrati e richiamano nel colore le lancette di ore, minuti e secondi centrali.

Gli indici rimanenti sono sostituiti da otto diamanti, che rendono il modello ancora più elegante, oltre che prezioso. Il logo del marchio a ore 12 è bilanciato a ore 6 dalla dicitura “Le Locle Automatic”, in cui il nome della collezione è scritto con l’elegante corsivo che distingue la collezione Tissot Le Locle.

Il quadrante della versione maschile è altrettanto classico e anch’esso tripartito, con il Clous de Paris, ad amalgamarne la struttura. Sulla fascia satinata, gli indici applicati e azzurrati sono tutti in cifre romane, dall’1 al 12. La dicitura a ore 6 riporta la scritta “Powermatic 80”, a ricordare qual è il calibro che dà vita a questa referenza del Tissot Le Locle20th Edition.

Cassa e bracciale del Tissot Le Locle20th Edition

I due orologi collimano quando parliamo di cassa e bracciale. Detto che tra i due diametri ci sono 10 mm di differenza, se affianchiamo le casse notiamo la medesima accuratezza nelle finiture oltre che nel design. Alla lunetta e alle anse lucide fanno da contraltare i fianchi della cassa, con satinatura verticale. 

La leggera bombatura della lunetta e la curvatura delicata delle anse rendono le linee del Tissot Le Locle20thEdition molto morbide e favoriscono la vestibilità dell’orologio. Inoltre, contribuiscono a dare all’insieme un ulteriore tocco di eleganza.

Lucido è anche il bracciale a sette file, il quale termina con una fibbia pieghevole a farfalla – che, una volta chiusa, diventa praticamente invisibile. In questo modo assicura al bracciale stesso una continuità visiva. Bello il fatto che il Brand abbia deciso di offrire il Tissot Le Locle20th Edition sia con il bracciale sia con il cinturino in pelle blu scuro, il cui colore si armonizza con quello degli indici. 

Bracciale e cinturino hanno, come ovvio, un sistema di sgancio rapido per favorirne l’intercambiabilità. Peccato che sul cinturino sia stata scelta la chiusura pieghevole anziché la fibbia con ardiglione. Lo dico non tanto perché io preferisca quest’ultima (è irrilevante e non ve ne importa un fico secco, penso), quanto perché credo che sarebbe stata una scelta “filologicamente” più in linea con un orologio così classico.

Un motore affidabile

Come avete letto, entrambi i quadranti dichiarano quale motore gira sotto il cofano del Tissot Le Locle20th Edition. Nel caso del maschile, la dichiarazione è evidente: si tratta del movimento Powermatic 80, che abbiamo imparato a conoscere bene, soprattutto per le 80 ore di autonomia e per la spirale in Nivachron. Che, ricordo, è una lega di titanio sviluppata qualche anno fa da Audemars Piguet e Nivarox, azienda appartenente a Swatch Group, insensibile ai campi magnetici.

La referenza femminile è invece mossa dal Powermatic 48, un calibro automatico con 48 ore di riserva di carica che, lasciatemelo dire, per un movimento di queste dimensioni è un risultato di tutto rispetto. Segno ulteriore dell’attenzione che Tissot ha messo in questo orologio per signora.

Orologio… di campagna

A testimonianza di quanto il marchio crede in questa collezione, il Tissot Le Locle20th Edition è protagonista, insieme al PRX, della nuova campagna di brand Focus Forward. Come ricorda Tissot, il messaggio della campagna è importante: “La vita offre spesso innumerevoli percorsi, ma spetta a ognuno di noi riconoscere la propria meta. E una volta deciso il piano, impegno, costanza e resilienza devono diventare alleati fondamentali per non arrendersi e non tornare sui propri passi”. Curiosamente, il Tissot Le Locle20th Edition che si vede al polso della protagonista femminile nel video della campagna è la referenza maschile. Una scelta che omaggia il gender fluid ormai imperante, o che sancisce la tendenza del gentil sesso ad amare sempre di più i diametri da uomo? Dubbi di nessun interesse, credo. Ciò che conta è la presenza di questo orologio nella campagna: segno che per Tissot è un pezzo davvero importante.