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Locman Montecristo 500 Metri: signore degli abissi

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Se siete diversamente giovani come lo sono io, vi ricorderete lo spot televisivo in cui quella buonanima di Mike Bongiorno portava una grappa in cima alle vette più alte delle Alpi. Dal Monte Bianco, al Rosa, al Cervino, il payoff era “Sempre più in alto!”. Ecco, per il Locman Montecristo ribaltiamo lo slogan di Mike e diciamo “Sempre più in basso!”. Non perché la qualità sia scaduta, anzi. Ma, letteralmente: perché, con il nuovo Locman Montecristo 500 Metri, l’esemplare simbolo della Marca elbana tocca profondità cui non era mai arrivato prima.

Gli esordi del Locman Montecristo

Un risultato raggiunto in coincidenza dei 15 anni dalla rinascita della collezione. Era infatti il 2009 quando Locman rilanciò quello che sarebbe poi diventato il suo bestseller. In tutta onestà, per il successo che ha incontrato in tre lustri di vita, a me sembra che sia sul mercato da molto più tempo. Proprio perché il nuovo Locman Montecristo si fece subito notare e distinguere per alcuni tratti che, all’epoca, si allontanavano dallo stereotipo di orologio del Marchio.

Intanto, all’interno della cassa alloggiava un movimento meccanico a carica automatica rielaborato dalla Scuola italiana di orologeria (S.I.O.), fondata proprio da Locman tre anni prima. Non era un movimento di manifattura nel senso più puro dell’espressione, ma comunque un ottimo calibro che aveva già in sé un’ambizione: il rilancio dell’orologeria tricolore che è alla base della missione aziendale odierna del Marchio.

Oltre al calibro, fece il suo debutto la cassa brevettata, in titanio e acciaio. Una spinta decisa sui materiali, già nelle corde di Locman che, nei decenni precedenti, aveva dato una scossa al mercato con i suoi orologi in alluminio. Per non parlare dei pezzi in oro e radica di erica delle origini (il primo Montecristo Automatico, appunto), una fusione di materiali che alcuni marchi contemporanei rivendicano come propria, ma che il Brand faceva sua già a metà degli anni ’80.

La nuova cassa era leggera anche visivamente, grazie a un’estetica che sarebbe diventata poi caratteristica del Locman Montecristo. Mi riferisco alle anse triple, la cui scheletratura (se possiamo chiamarla così), con la relativa alternanza di pieni e vuoti, toglie peso alla struttura dell’orologio. Specialmente se vi si aggancia un cinturino in caucciù.

C’è pressione e pressione

Detto questo, arrivo al nuovo Locman Montecristo 500 Metri. Che, come potete facilmente intuire dal nome e dalla mia introduzione, garantisce per la prima volta nella storia della collezione una impermeabilità fino a 500 metri. Che poi, come ben sapete, quando si parla di impermeabilità è sempre meglio e più corretto parlare di atmosfere o di bar, anziché di metri. Termini tra i quali, vuoto per pieno, c’è un rapporto di 1 a 10: 1 bar, 10 metri. 10 bar, 100 metri. 50 bar, 500 metri.

Dettaglio non banale, perché se si considera che l’acqua della doccia può uscire a 5 bar o più, lavarsi con al polso un orologio con impermeabilità garantita fino a 3 bar non è proprio salutare per l’orologio in questione… Ne ho incontrati di orologiai che raccontano di clienti arrabbiati perché si sono ritrovati la cassa allagata dopo una doccia o dopo un tuffo da uno scoglio o da una barca. Avete idea della pressione che si esercita sull’orologio impattando con l’acqua da diversi metri d’altezza?

Un problema che con la nuova referenza non si pone. Intanto perché è in tutto e per tutto un Montecristo e poi perché 50 bar di impermeabilità non sono noccioline. Il Dna della collezione è visibile non solo nella cassa (43 mm di solido acciaio e titanio) ma anche nella vocazione subacquea professionale dell’orologio. Il quadrante è ampio, chiaro, leggibile. Indici e lancette sovradimensionate sono roba da vero diver. La ghiera unidirezionale in ceramica è bella da vedere e utile da consultare, grazie agli indici e al triangolo a ore 12 luminescenti. Dettaglio di stile: nelle diverse referenze, il colore della scala di immersione da 0 a 15 è ripreso dalla punta della lancetta dei secondi.

La valvola dell’elio

Ciò che rende questo Locman Montecristo 500 Metri un diver di razza è la presenza della valvola di decompressione, posta a ore 8. Giusto per differenziarsi da altri “colleghi” che la piazzano a ore 10, a ore 2, a ore 4, a ore 9. A beneficio di tutti, ricordo che la funzione di questa valvola è quella di preservare il movimento dai danni che potrebbe provocare la penetrazione di molecole di elio all’interno della cassa, fpermettendo loro di uscire..

Nelle immersioni in acque profonde, i subacquei devono respirare una miscela di ossigeno e di elio per evitare gli effetti della narcosi da azoto. L’elio sostituisce infatti l’azoto in modo che non si manifesti quella pericolosa condizione che, a profondità elevate, causa malori e disorientamento. Poiché, però, le molecole di elio sono molto piccole, possono penetrare nelle guarnizioni dell’orologio. I fase di risalita, poi, le molecole di elio si espandono e creano una pressione interna tale da far saltare il vetro come un tappo di champagne, danneggiando irrimediabilmente l’orologio. Ecco dunque che la valvola consente al gas intrappolato nella cassa di uscire in modo sicuro.

Il posizionamento del Locman Montecristo 500 Metri

Il nuovo orologio è proposto in quattro varianti, che si differenziano per la presenza del cinturino in caucciù o del bracciale in acciaio e per la finitura della cassa. In due referenze, infatti, è presente un trattamento Pvd blu o nero che la rende molto sportiva. I prezzi vanno da 1.498 euro a 1.690 euro: un posizionamento in linea con quello delle altre referenze dei Locman Montecristo automatici professionali.

Automatici, perché nella cassa di questa nuova referenza non lavora il calibro sviluppato dalla S.I.O., bensì un movimento svizzero Sellita SW200. Uno dei calibri più affidabili in circolazione (io lo definisco “un mulo”) in quanto a robustezza e precisione, il cui impiego qui è una scelta intelligente da parte di Locman. Incassare un movimento ben fatto e collaudato, di derivazione industriale, consente di contenere il costo dell’orologio garantendone comunque la qualità. Non poco e non da tutti, di questi tempi.