«Ricchi si diventa, eleganti si nasce». Lo ricordava spesso Honoré de Balzac per dire che l’eleganza non la impari a un corso, né te la costruisci leggendo un libro. L’eleganza è innata. Ce l’hai o non ce l’hai. È meglio farsene una ragione. La celebre frase mi viene in mente ogni volta che osservo una creazione firmata Parmigiani Fleurier. All’eleganza, infatti, la Manifattura svizzera – e chi sceglie di indossarne un orologio – non può proprio sfuggire. Parmigiani potrebbe disegnare orologi sportivi di ogni genere: eppure, spiccherebbero sempre e comunque per il loro carattere chic.
Lo penso ancora una volta quando osservo l’estensione di gamma dei Tonda PF Sport Chronograph, tre cronografi che ampliano lo spettro cromatico della linea già esistente, presentata a marzo dello scorso anno nelle varianti in acciaio o in oro rosa.
Tre nuovi abbinamenti cromatici
Le tre nuove referenze, tutte con cassa in acciaio, puntano su varietà cromatiche raffinate: Milano blue, Artic grey e London grey. Tre abbinamenti che piaceranno a chi vuole indossare un orologio di gran classe anche nel tempo libero, nel weekend, negli ambienti informali. Guido Terreni, Ceo di Parmigiani Fleurier, usa l’espressione the sporting hedonist (l’edonista sportivo) per sottolineare i destinatari dei nuovi orologi, capaci di coniugare l’essenza sportiva con la ricercatezza, la bellezza formale con l’eleganza dégagé.
Rispetto alle varianti “panda” che fino a oggi componevano il catalogo dei Tonda PF Sport Chronograph, i nuovi esemplari si distinguono per i colori dei contatori crono e dei cinturini, coordinati allo sfondo della scala periferica dei secondi centrali. Una coerenza cromatica che predispone l’occhio all’osservazione della lunetta la quale, nei Tonda PF Sport Chronograph, abbandona il platino e la fitta zigrinatura in favore di un numero più ridotto di scanalature (160 invece di 225), dando corpo e solidità alla cassa. Non dimentichiamo che si tratta di cronografi: per quanto mantengano inalterato il carattere distintivo della Manifattura, devono sapersi integrare in contesti sportivi e, più in generale, dinamici.
Il Tonda PF Sport Chronograph fra semplicità e ricercatezza
La cassa misura 42 mm di diametro, un valore che assegna i nuovi orologi soprattutto all’utenza maschile, ed è impermeabile fino a 10 atmosfere. Il quadrante con lavorazione guilloché e pattern clou triangolaire rinuncia a ogni scritta che possa distogliere lo sguardo dalla bellezza dell’insieme, eccetto per il logo applicato. I tre contatori indicano i secondi continui (a ore 6), i minuti cronografici (alle 3) e le ore cronografiche (alle 9).
Tra gli indici 4 e 5, con fare discreto, si presenta il piccolo datario a finestrella con caratteri bianchi su sfondo nero. Qualche dettaglio in più, gli indici sono applicati, sfaccettati e fluorescenti: al buio il rivestimento nero in Super-LumiNova emette luce verde. Come le lancette delle ore e dei minuti, traforate e dalla caratteristica forma a delta, sono in oro 18 carati.
Anche sul cinturino in caucciù è bene spendere qualche parola. È un multi-strato. L’aspetto ricorda i cinturini in cordura, ma la lavorazione è quella tipica dei cinturini in pelle: tra lo strato esterno, vulcanizzato, e quello interno, con superficie liscia, c’è un’imbottitura che assicura consistenza ma al tempo stesso morbidezza al polso. I tre strati sono tenuti insieme da una cucitura realizzata a mano. La fibbia in acciaio, con chiusura déployante, riporta il logo PF.
Il movimento di manifattura
Il movimento incassato nel Tonda PF Sport Chronograph è il calibro PF070. A carica automatica, è ideato e costruito “in casa”, da Vaucher Fleurier, la manifattura di Parmigiani Fleurier. La Maison lo ha progettato da zero per animare i cronografi della collezione PF Sport. Trattasi infatti di un calibro con funzione cronografica integrata, non modulare. Qual è la differenza? Ve la spiego subito. E non è da poco. Un movimento cronografico modulare è in origine un “solo tempo” al quale sia stato adattato in un secondo momento un modulo cronografico. Un calibro con cronografo integrato invece è nato come un tutt’uno sin dall’inizio, nella testa di chi lo ha progettato. Ne deriva una maggiore affidabilità complessiva e precisione di marcia. Oltre che un poderoso investimento economico.
D’altronde Parmigiani Fleurier, a dispetto della sua storia piuttosto recente (esiste così come la conosciamo dal 1996), ci ha già abituati a calibri alto di gamma. Calendari perpetui con datario retrogrado, cronografi rattrapanti, esclusivi GMT con ripetizione dei minuti e GMT rattrapanti sono solo alcuni esempi. Come lo è il PF511 dei primi anni 2000 con otto giorni di carica e tourbillon, la cui gabbia compie un giro completo non in 60, ma in 30 secondi. Roba da lustrarsi gli occhi.
Se guardiamo i numeri alla base del PF070 ci rendiamo subito conto di essere di fronte a un pezzo di alta orologeria: 315 componenti, 42 rubini, dispositivo cronografico con ruota a colonne a innesto verticale, frequenza di funzionamento di 5 Hz e autonomia di 65 ore. L’alta frequenza fa “battere” il bilanciere del Tonda PF Sport Chronograph 36.000 volte in un’ora, quanto basta per far marciare la sfera dei secondi continui con la massima fluidità e la lancetta centrale dei secondi cronografici a passi di 1/10 di secondo. Prerogativa di precisione, quest’ultima, che si riscontra nella scala periferica sotto il réhaut, in cui ogni secondo è suddiviso in cinque tacche.
Riguardo alla costanza di marcia, poi, il Tonda PF Sport Chronograph ha ottenuto la certificazione di cronometro rilasciata dal Cosc (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Il rotore di carica realizzato in oro 22 carati è il fiore all’occhiello di un movimento che non scende a compromessi con la qualità. L’aspetto traforato ricorda il volante a tre razze di un’auto Granturismo degli anni ’60 – la Ferrari 250 GTO per essere precisi -, mentre le finiture realizzate a mano confermano l’importanza che Parmigiani Fleurier attribuisce all’artigianalità dei suoi orologi. Il che ci porta dritti al prezzo al pubblico: 27.900 franchi svizzeri.