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Ocean Star 200C Carbon: la categoria superiore di Mido

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Quando ho avuto modo di osservare da vicino il Mido Ocean Star 200C Carbon, l’istinto è stato quello di metterlo a confronto con le altre referenze della serie 200C. Le quali, oltre a esibire un aspetto più in linea con la categoria dei diver, sono proposte a un prezzo inferiore alla metà di quello a cui è venduto il nuovo arrivato. Dovevo capire meglio. E così ho iniziato a osservare il Mido Ocean Star 200C Carbon con più attenzione e a cercarne gli aspetti distintivi. Dopo poco, ne avevo già individuati abbastanza, tanto da assegnare al nuovo diver della Casa svizzera una collocazione di categoria superiore. Vi preannuncio che si tratta di un’edizione limitata a 888 esemplari, quanto basta per conferire alla nuova referenza anche un valore collezionistico. Ma andiamo per gradi. 

L’estetica e i vantaggi della fibra di carbonio

Come lascia intuire il nome, la costruzione del Mido Ocean Star 200C Carbon utilizza il carbonio. Più precisamente, sia la cassa, sia il quadrante sono realizzati in materiale composito di fibra di carbonio. Non proprio una scelta economica, visti i costi di produzione decisamente più alti di quelli dell’acciaio. La fibra di carbonio, oltre a esaltare l’estetica e il carattere sportivo dell’orologio, ne aumenta la resistenza fisica riducendone il peso. La nuova referenza (M042.431.77.081.00) pesa soltanto 122 grammi, contro i 187 delle versioni in acciaio e i 129 di quella in titanio.

Non solo. Il materiale composito, proprio in quanto tale, conferisce una propria unicità all’aspetto dell’orologio. E devo dire che in questo caso crea un contrasto notevole tra le sfumature di grigio/antracite/nero della cassa e del quadrante con il colore arancio tipico del mondo Mido. Che si ritrova sulla sfera dei minuti e sugli indici dei primi 15 minuti incisi nella lunetta in ceramica nera.
Già, perché anche la lunetta girevole unidirezionale è stata prodotta in un materiale leggero e resistente, degno partner del composito in carbonio. Dimostrazione di quanto i tecnici della Casa abbiano curato ogni aspetto nella progettazione dell’Ocean Star 200C Carbon.

Il che vale anche dal punto di vista estetico, ovvio. L’effetto lucido della lunetta è ripreso dalla corona a vite in acciaio Pvd nero (con inciso il logo) e dal fondello: il quale, come tradizione Mido vuole, riporta la stella marina che da sempre identifica la serie di orologi Ocean Star. Non solo. La rotazione della lunetta in senso antiorario è scorrevole ma resistente quanto basta, e colpisce anche per il sound. Su questo le marche del Gruppo Swatch, di cui Mido fa parte, devono aver lavorato parecchio negli ultimi tempi. Strano a dirsi ma è un dettaglio non da poco soprattutto per gli appassionati di orologi subacquei.

Certificazione COSC e calibro 80

Il secondo aspetto che differenzia il Mido Ocean Star 200C Carbon dagli altri modelli della stessa serie è la certificazione COSC. Se mai aveste qualche dubbio sulla costanza di marcia dell’orologio in questione, la certificazione di “cronometro” rilasciata dall’ente svizzero Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres rappresenta un’ottima garanzia. Ogni orologio meccanico a cui venga assegnato questo riconoscimento è testato per giorni in varie condizioni di temperatura e in più posizioni. Solo i migliori passano il test. Ricordo che per ottenere il certificato ufficiale di cronometro, lo scarto registrato dal movimento deve essere compreso fra -4 e +6 secondi al giorno, secondo le norme Iso 3159/2009.

Come se non bastasse, il movimento incassato nel Mido Ocean Star 200C Carbon, ossia il Calibro 80 a carica automatica derivato dall’Eta C07.821, si affida a un bilanciere con spirale in silicio. Materiale insensibile ai campi magnetici che, perfino nelle profondità marine, non andranno mai a compromettere la costanza di marcia. Cui contribuiscono anche le 80 ore di carica completa: un’autonomia così lunga infatti, significa infatti che l’amplitudine del bilanciere – la cui frequenza è di 21.600 alternanze/orarie – rimane più a lungo costante nel tempo. Senza dimenticare i vantaggi pratici: poter riporre l’orologio al venerdì sera e ritrovarlo perfettamente in orario al lunedì mattina. Anche se – ci scommetto – sarà difficile privarsi dell’orologio proprio durante il weekend, visto che sembra fatto apposta per le giornate al mare.

Considerazioni finali sull’Ocean Star 200C Carbon

Per concludere, mi ricollego a quanto scrivevo all’inizio. L’Ocean Star 200C Carbon costa 2.450 euro, mentre le altre referenze della collezione hanno un prezzo compreso fra 1.110 e i 1.350 euro, a seconda della presenza del cinturino o del bracciale. A proposito, questo nuovo subacqueo è corredato di due cinturini, ma trovate le informazioni al riguardo nelle didascalie… Per tornare al prezzo più elevato, è indubbiamente riconducibile a un insieme di fattori, che spero di essere riuscito a raccontarvi al meglio nelle righe precedenti.

In sintesi, però, questo orologio vanta elementi distintivi che di solito si riscontrano in segmenti di mercato più elevati. In pratica, comunque, la presenza del diverso materiale high-tech per l’abbigliamento e la certificazione Cosc del movimento costituiscono costi effettivi per il produttore, che si ripercuotono per forza di cose sul prezzo al pubblico. Certo, il cliente finale paga di più, ma deve avere la consapevolezza di avere in mano un prodotto superiore per qualità e prestazioni. E credetemi se vi dico che altre marche, per offrirvi caratteristiche equivalenti, si farebbero pagare molto, ma molto di più…