Ci sono oggetti che regalano emozioni. Altri, come gli orologi, che alle emozioni aggiungono storie. Storie talvolta importanti, che tutti dovremmo conoscere e che, in casi come questo, affondano le proprie radici agli inizi del secolo scorso. La storia che Longines riporta ai giorni nostri, con una nuova versione di uno dei suoi orologi da pilota più iconici, il Longines Pilot Majetek Pioneer Edition, è strettamente legata a quella dell’aviazione civile e militare.
Indossare infatti la nuova referenza Longines (L2.838.1.53.2), che amplia la collezione dei Longines Pilot Majetek dello scorso anno con una variante in titanio grado 5, significa riflettere sull’importanza che le tecniche di misurazione del tempo hanno avuto nella evoluzione della nostra società.
Non so voi, ma io, ogni volta che mi trovo di fronte a un orologio militare con origini nel passato, provo una curiosità indomabile. Longines, la cui fondazione risale al lontano 1832, ha infatti legato – negli anni ’20 del secolo scorso – i suoi primi orologi da polso proprio alle più importanti imprese ed esplorazioni dei cieli. Come quella (rinomata) dell’aviatore statunitense Charles Augustus Lindbergh che nel 1927 attraversò in solitaria l’Oceano Atlantico, volando da New York a Parigi, senza effettuare alcuno scalo, in “appena” 33 ore e 32 minuti. Lindbergh portò a compimento l’impresa con al polso un orologio progettato proprio da Longines, il famoso e complesso “Hour Angle” (in italiano “Angolo Orario”).
Dall’aviazione cecoslovacca ai nostri giorni
Ancora pochi anni e sarebbe nato il Longines Pilot Majetek, predecessore dell’orologio di cui vi sto parlando in questo articolo, il Longines Pilot Majetek Pioneer Edition per l’appunto. Fu progettato nel 1935 per i piloti dell’aviazione cecoslovacca. Oggi, di sicuro, le forze armate ceche non rappresentano nell’immaginario collettivo un simbolo indiscusso di potenza militare. Ma, in quegli anni, erano fra le meglio equipaggiate, sia in termini di armi, sia di tecnologia.
Il nome “Majetek” traeva infatti origine dall’espressione in lingua incisa sul fondello: Majetek Vojenské Správy, ossia “di Proprietà dell’Esercito Cecoslovacco”. Era la referenza 3582, il cui design la casa di Saint-Imier registrò, nello stesso anno, presso l’International Bureaux for the Protection of Intellectual Property di Berna.
Starting Time Indicator, prerogativa del Longines Pilot Majetek
Esteticamente quel Longines Pilot Majetek non era molto diverso da quello attuale. Aveva infatti la stessa cassa a cuscino (coussin), ma un diametro inferiore: 40 mm di allora contro i 43 mm attuali. Le lancette differivano per forma: squelettes nel 1935, a bastone oggi.
Presente anche il contatore dei piccoli secondi a ore 6 e l’indice a freccia con punta rovesciata in abbinamento alla lunetta zigrinata girevole in entrambe le direzioni. Un modo immediato per fissare, anche con i guanti da aviatore, un punto temporale di partenza (Starting Time Indicator). Nel Longines Pilot Majetek del 1935 il triangolo rovesciato ruotava insieme al vetro. Oggi il vetro resta invece fisso, contribuendo all’impermeabilità dell’orologio che si attesta sui 10 bar.
Materiali e movimenti, sì, quelli erano diversi. Il radio come riempimento luminescente delle lancette, della punta di freccia e dei numeri arabi nel 1935; il Super-LumiNova grigio ma con emissione di luce blu oggi. Un vetro definito “infrangibile” nel 1935; una più robusta e performante lamina in zaffiro sintetico con trattamento interno ed esterno antiriflesso oggi.
Una rivisitazione moderna e in edizione limitata
Spiegata la discendenza del Longines Pilot Majetek Pioneer Edition, conviene fare una sintesi delle sue specifiche tecniche. A iniziare dal calibro L893.6 realizzato su base Eta A31.501, che la Casa della clessidra alata incassa anche in altre referenze. Un calibro a carica automatica, montato su 26 rubini, il cui bilanciere (con spirale in silicio anti-magnetica) oscilla alla frequenza di 25.200 alternanze orarie (3,5 Hz) e la cui autonomia tocca le 72 ore (3 giorni).
In più, è certificato Cosc (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) come l’incisione “Chronometer Officially Certified” sul fondello ricorda non appena si ruota l’orologio per osservarlo sul retro. Sempre dal fondello si apprende un’altra importantissima informazione. Il Longines Pilot Majestic Pioneer Edition è un’edizione limitata a 1.935 esemplari. Non si tratta di appena 100 o 200 esemplari, ma – vista l’importanza storica dell’orologio – la produzione limitata ne accresce senza dubbio il valore collezionistico. Ciò giustifica anche il prezzo di 5.400 euro.
Un Longines Pilot Majetek in titanio
Come dicevo, il nuovo Longines Pilot Majetek Pioneer Edition si distingue dalle referenze introdotte lo scorso anno (ne abbiamo parlato qui in modo diffuso) per la cassa, la corona a vite e la fibbia con chiusura ad ardiglione in titanio grado 5. Trattasi di una lega più raffinata e dalle caratteristiche fisiche ben superiori a quelle dell’acciaio inossidabile. Contiene, oltre al titanio, il 6% di alluminio, il 4% di vanadio e piccole parti di ferro e ossigeno. Una combinazione di elementi chimici che dà vita a un materiale leggero, resistente dal punto di vista meccanico (alla trazione in particolare), termico e alla corrosione (pensate all’acqua di mare).
Per intenderci, le sue proprietà sono talmente nobili da farne la lega metallica di elezione nel settore aeronautico, biomedico e automobilistico di alto livello. Per capirci meglio, una cassa in titanio grado 5, a parità di forma e grandezza, pesa quasi la metà di una forgiata in acciaio 316L, ma vanta una resistenza alla trazione quasi doppia. 1.000 MPa del titanio contro i 570 MPa dell’acciaio. Il simbolo MPa indica il megapascal, ossia la forza per unità di superficie necessaria per deformare o strappare un materiale. Va da sé che ogni lega metallica tende a graffiarsi se trattata senza la giusta cautela, e il titanio non fa eccezione. Per cui, se tenete all’estetica del vostro orologio, usate la giusta accortezza affinché resti impeccabile nel tempo.