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Cinturini ecofriendly. In tanti materiali, sostenibilmente fashion

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Foglie di banana, foglie di ananas e bucce d’arancia. Uva, funghi, sughero, bambù… Sembra di leggere gli ingredienti di un intruglio magico, invece sono alcuni dei materiali riciclati oggi disponibili per la produzione di cinturini ecofriendly. Accanto ad altri ormai noti, diventati quasi una consuetudine: come la pelle rigenerata o il nylon derivato dalla plastica riciclata – proveniente cioè da bottiglie in Pet, reti da pesca e altri rifiuti raccolti negli oceani.

Va detto che negli ultimi anni l’orologeria ha conosciuto un certo fervore nella ricerca di materiali sostenibili. Un trend in grande ascesa, sia per motivi di marketing – soprattutto se ci si rivolge a un target giovane o comunque sensibile a certi temi -, sia per la volontà di aderire a un’economia circolare. L’obiettivo? Produrre orologi “etici”, rispettosi del Pianeta nella realizzazione come nello smaltimento.

In questo senso, le grandi maison hanno raccolto la sfida per il futuro e si concentrano su progetti che comportano un impatto ambientale il più possibile limitato. Lavorano a leghe speciali per l’impiego di acciaio riciclato nella produzione della cassa e degli altri componenti. Studiano processi di fusione per il riciclo del vetro, mirati a ottenere la stessa garanzia di qualità di quello “vergine”. Ancora, cercano di sviluppare smalti meno inquinanti o galvaniche più “gentili” con l’ambiente.

In questo contesto i cinturini rappresentano la componente dell’orologio su cui è più “semplice” intervenire con efficacia. Basta adottare cinturini ecofriendly e la questione è risolta. Sul mercato del resto si possono reperire sempre più materiali innovativi, realizzati da società specializzate in biotecnologie e dintorni. Ad esempio il Piñatex, una fibra a base di foglie di ananas fatto dall’azienda inglese Ananas Ananam. Oppure il Bananatex, (come dice il nome) fabbricato con le foglie di banano dal brand svizzero-taiwanese Qwstion. 

E ancora il “pellame” vegano: come il Nuo, composto di legno brevettato in Germania; il Mylo, basato sul micelio dei funghi e creato dall’azienda californiana Bolt Thread; oppure quello a base di vinacce prodotto dall’italianissima Vegea (la sede è a Milano). Senza dimenticare il sughero, ricavato rigorosamente a mano dalla Ecosugheri nei boschi della Sardegna, per restare nel nostro Paese.

E l’elenco potrebbe continuare, tanti sono i nuovi materiali impiegati con successo nella moda, nell’automotive o nel design d’interni. Anche se non tutti hanno già fatto il loro ingresso nell’industria delle lancette, probabilmente è solo questione di tempo. Perché la domanda di cinturini ecofriendly è in forte crescita. E proviene in primis dai grandi gruppi. Ma è altrettanto diffusa anche presso le marche più piccole, dai brand indipendenti fino alle start-up, spesso capaci di imprimere una svolta al settore.

A cominciare da Awake, marchio francese in perfetto equilibrio fra innovazione e coscienza ambientale. Non a caso un suo orologio era al polso di Emmanuel Macron al G7 di Biarritz, lo scorso agosto, come simbolo di valori da condividere. Le collezioni di Awake infatti sono un tripudio di materiali sostenibili e tecnologie di fabbricazione responsabile: acciaio riciclato, plastica o nylon ottenuti da reti da pesca oppure fatti con la cellulosa. Packaging compreso: rigorosamente in cartone riciclato, certificato FSC.

Ma non si tratta solo di casse e cinturini ecofriendly. Il team di Awake ha organizzato un programma a 360°, che parte dal recupero dei vecchi orologi di proprietà del pubblico (chi aderisce all’iniziativa riceve perfino una busta pre-affrancata per la spedizione). Riuniti nel centro di raccolta di Clichy, gli esemplari dismessi sono smontati uno ad uno e i loro componenti riciclati in relazione al materiale. Per ogni esemplare inviato, si riceve un buono di 50 euro sull’acquisto del prossimo orologio Awake. 

Si spinge oltre Votch, innovativa start-up che utilizza cinturini “vegani”. La fondatrice, Laura, è una ragazza inglese particolarmente sensibile al benessere degli animali e decisa quindi a non utilizzarne le pelli. Per questo è alla continua ricerca di materiali alternativi, riciclati e cruelty free: mix di gomme termoplastiche e cotone, microfibre, Piñatex, pellami finti e così via. Con grande attenzione all’uso di additivi chimici, plastificanti e polimeri potenzialmente dannosi per la salute. 

Ma il discorso sui cinturini ecofriendly riguarda anche (e ovviamente) i marchi di proprietà dei grandi gruppi, come quelli citati qui sotto. Con le opportune distinzioni: c’è chi ha un approccio globale al problema; chi sponsorizza associazioni ambientaliste; chi segue l’onda delle campagne a favore degli oceani; chi, ancora, ha festeggiato l’Earth Day…  Per saperne di più sui singoli casi, è opportuno visitare il sito ufficiale dei singoli produttori.

Un’ultima considerazione. Nell’ottica degli orologi “green” valgono di più i cinturini ecofriendly e l’uso di materiali sostenibili, rispetto ai movimenti a energia solare. Documentatevi

 

AWAKE La Bleue Nato Marine Cassa (38 mm) in materiale realizzato con il riciclo di reti da pesca, impermeabile fino a 5 atm. Movimento al quarzo, a energia solare. Cinturino Nato in Pet riciclato. 175 euro

BAUME WATCHES Baume X ZAG Limited Edition II Orologio regolatore con cassa (42 mm) in alluminio anodizzato, legno e carbonio (gli stessi degli sci). Movimento automatico di fabbricazione giapponese. Il packaging comprende due cinturini intercambiabili, realizzati in Pet riclicato o in cotone certificato, foderati in sughero. Edizione limitata di 100 esemplari. 1.200 euro

FOSSIL Solar Cassa (36 o 42 mm) in materiale bioplastico ricavato dall’olio di ricino; impermeabile fino a 5 atm. Movimento al quarzo, a energia solare. Il packaging comprende cinque cinturini in Pet riciclato di vari colori (realizzati con circa 16 bottiglie di plastica). Edizione limitata di 1764 esemplari, in vendita da metà maggio. 136 euro

MAM Plano 682 Cassa (39 mm) in bambù certificato Fsc. Movimento al quarzo. Cinturino in pelle riciclata a concia vegetale (priva di cromo). Prodotto dall’azienda italiana Lowell. 129 euro

 

 

NAUTICA WATCHES Nautica Loves the Ocean N-83 Cassa (40 mm) in acciaio, impermeabile fino a 5 atm. Movimento al quarzo. Lancette luminescenti, cinturino in tessuto riciclato. Prodotto da Timex Group, è realizzato in 6 versioni. 119 euro

OUI & ME Petite Bichette Cassa (32 mm) in acciaio Pvd oro rosa. Movimento al quarzo. Cinturino Nato in tessuto fabbricato con plastica riciclata. Prodotto da Morellato Group, è realizzato in 4 versioni. 89 euro

SECTOR NO LIMITS Save the Ocean Cassa (43 mm) in plastica ricialata, impermeabile fino a 10 atm. Movimento al quarzo con datario. Lancette e indici luminescenti, cinturino Nato in Pet. Appartiene alla collezione svelata ad ottobre durante la prima del film “Lo scoglio del Leone. In vendita da maggio. 129 euro

SMILE SOLAR Acetate Cassa (40 mm) in resina Abs riciclata, impermeabile fino a 10 atm. Movimento al quarzo a energia solare. Cinturino in pelle Pet, riciclato. Esiste in 5 versioni ed è prodotto da Citizen Group. 49 euro

VOTCH Piñatex Collection Cassa (38 mm) in metallo spazzolato e annerito. Movimento al quarzo. Cinturino in Piñatex, a base di fibre di foglie di ananas provenienti da piantagioni bio. 135 sterline.